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PAGINE DI STORIA
I Corazzieri
raggiungono il re
ll’entrata in guerra dell’Italia,
dello squadrone Corazzieri in zona di guerra, a
nel maggio del 1915, la forza
era più che al completo, con
due marescialli e due briga- Torreano, ai primi
dieri fuori organico, che si
A ficiali (Tenente Colonnello di giugno con due
aggiungevano ai quattro uf-
plotoni montati,
Lang, Capitano Scribani Rossi, Tenenti Ferrari e Cerri
Gambardelli), ai cinque marescialli, tre brigadieri, tre
vice brigadieri, dieci appuntati e 74 carabinieri previsti
dalle tabelle organiche. In caso di mobilitazione era di 19 uomini
previsto che il re fosse seguito da 60 guardie montate
oltre che dagli ufficiali. ciascuno, ed uno
I Corazzieri raggiungono invece il re in zona di guerra,
a Torreano, ai primi di giugno con due plotoni montati,
di 19 uomini ciascuno, ed uno appiedato di 25, oltre appiedato di 25,
agli ufficiali e agli elementi addetti ai servizi. Il resto
dello squadrone è rimasto a Roma, al comando di un oltre agli ufficiali
maresciallo, per prestare servizio al Quirinale, dove si
è insediato come Luogotenente Generale lo zio del re,
Tommaso di Savoia, e alla residenza reale di Villa e agli elementi
Savoia sulla via Salaria. Ed è proprio qui, a Villa
Savoia, che per la prima volta si fa sentire, sia pure in- addetti ai servizi
direttamente, la guerra. Dal 26 maggio – e per dieci
giorni – per timore di incursioni aeree due sottufficiali
dello squadrone sono comandati a scrutare il cielo,
giorno e notte, da una torretta sita nel giardino della presenza frustrerebbe di per sé tutto lo studio messo
villa. Provvedimento poi revocato perché ritenuto su- per celare la residenza del Comandante Supremo”:
perfluo dato che, in caso di segnalazione di aerei con queste parole è spiegata la decisione che limita il
nemici nei cieli dell’Italia Centrale, sarebbe stato dato servizio a Villa Italia ad otto soli corazzieri, soltanto
tempestivo allarme attraverso il telefono. all’interno del perimetro e soltanto tra le 20 della sera
Legata in qualche modo al concetto di superfluo è la e le 4 della notte.
delusione che attende i corazzieri quando ai primi di Per di più non è possibile accantonare lo squadrone
giugno raggiungono Villa Italia, questa è la denomi- nei pressi della villa: per mancanza di locali adatti se
nazione ufficiale dell’accantonamento reale durante la ne devono sistemare i componenti in diversi alloggia-
guerra. Nonostante l’uniforme grigio-verde adottata menti posti ad una certa distanza dalla residenza reale
dal reparto, infatti, i corazzieri sono facilmente rico- e sparpagliare i cavalli in dieci diverse scuderie. Un
noscibili per i fregi, i distintivi e soprattutto per la loro progetto, nell’ottobre del 1916, per costruire una scuderia
statura, inusuale per un corpo a cavallo. “La loro dove riunire gli animali – ciascuno dei quali, si fa
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