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CRONACHE DI IERI
ROMA, QUARTIERE SAN LORENZO. LA MATTINA DEL 28 OTTOBRE 1922 LE PRIME COLONNE FASCISTE ENTRANO IN CITTÀ
sconfinò in paura, in instabilità, in frustrazione ed detto “Tanasso”, venne ferito gravemente al basso
esaurimento, in stanchezza fisica e morale, in fatalismo. ventre da un colpo di revolver sparato dall’ex
Una delle possibili vie di uscita fu offerta dal fasci- consigliere comunale socialista Gresta, che si difendeva
smo… e la storia ci ha poi insegnato che non sempre da una aggressione squadrista, presso la Camera del
le scorciatoie sono le vie più sicure e migliori. Nel Lavoro. Bastonate notturne vennero propinate con
IL CARABINIERE MATTEO PALAZZOLO
1922 i fascisti diventarono da agitatori nelle piazze i sempre maggior frequenza, mentre addirittura il gior-
detentori del potere. In questo lembo d’Emilia che nale La Scure pubblicò un’ode, in dialetto, all’olio di
confina con le terre lombarde, numerosi furono i ricino. Il 17 e 18 di ottobre accaddero gravi incidenti
fatti brutali di prepotenza ed intolleranza. Già ai nelle campagne di Chiaravalle: una cascina di proprietà
primi di ottobre vennero sparate fucilate in vari della Cooperativa venne incendiata.
agguati. Le aggressioni furono l’epilogo di accesissime Tra i primi ad accorre per spegnere l’incendio ci fu il
discussioni. Nella zona vennero segnalati dalle Forze segretario Arnaldo Tanzi, che fu ferito da uno dei nu-
dell’Ordine forti dissapori tra socialisti/popolari da merosi colpi di pistola sparati dagli aggressori. Venne
una parte e fascisti dall’altra. quindi incendiata una seconda cascina in località
In località Padri di Bettola, venti fascisti con bastoni Terza Longhina. Anche in questa occasione spari in-
e fucili da caccia organizzarono una spedizione timidatori. Vennero effettuati alcuni arresti, ma le
punitiva contro la chiesa. Trecento popolari, avvertiti prepotenze continuarono. Ventidue militari del Bat-
della sortita, si schierarono a difesa. Furono sparati taglione Mobile Carabinieri di Alessandria, guidati
almeno un centinaio di colpi. Il 17 di ottobre a Borgo dal Brigadiere Vincenzo Gai, furono allora incaricati
San Donnino, il fiorenzuolano Giuseppe Rebecchi, di riportare l’ordine in quel territorio e di proteggere
6 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO II