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A PROPOSITO DI…

 PASUBIO IN USO ALLA FORESTALE SINO AL 31 DICEMBRE 2016.                           GLI ALAMARI
   NELLA PAGINA ACCANTO LO STEMMA DEL COMANDO UNITÀ        Merita, infine, fare cenno anche agli alamari apposti

       TUTELA FORESTALE AMBIENTALE E AGROALIMENTARE        sul bavero della giacca dell’uniforme. Per tutto l’Ot-
               CARABINIERI, ISTITUITO IL 25 OTTOBRE 2016
                                                           tocento la divisa degli ufficiali forestali era impreziosita
            IL COLORE DELL’UNIFORME
Anche l’uniforme ha subito nel corso degli anni nu-        da colletti o baveri su cui erano ricamate fronde di
merosi cambiamenti stilistici, dettati dalle mode e        quercia. Le prime mostreggiature di foggia moderna
dalle necessità operative. Nell’Ottocento si tendeva a     vennero normate con il regolamento del 1901, che
privilegiare l’aspetto “scenografico”, con l’utilizzo di
bottoni, paramani e colletti ricamati (specie per gli      previde, tra l’altro, anche l’introduzione del cappello
ufficiali). Il colore dell’uniforme forestale è stata per  all’alpina, all’epoca dalla caratteristica forma a bom-
lungo tempo il blu scuro, cui era associata una banda      betta e adornato dalla penna. Durante il primo
verde ai pantaloni e sui paramani. Solo nel 1862,
subito dopo la proclamazione del Regno d’Italia,           conflitto mondiale si fece uso di un fregio in ottone
l’uniforme sarà blu con banda rossa, ispirata all’uni-     dorato per colletto, mentre l’introduzione delle
forme dell’esercito sabaudo. Il passaggio al grigio
verde avverrà allo scoppio delle ostilità del primo        mostrine avvenne con la nascita della Milizia nazionale
conflitto mondiale e verrà mantenuto anche durante         forestale nel 1926.
il periodo della Milizia. Con l’avvento della Repubblica   All’indomani del secondo conflitto mondiale e con la
il colore dell’uniforme virerà al grigio, rimanendo
tale fino ai giorni nostri.                                nascita della Repubblica, i forestali indossarono le

                                                           nuove mostrine (in tessuto o metallo a seconda delle

                                                           combinazioni) che, salvo piccole modifiche stilistiche,

                                                           hanno mantenuto costanti i simboli della Repubblica

                                                           italiana, ovvero la stella, la ruota dentata e i serti di

                                                           ulivo (simbolo della volontà di pace della nazione) e

                                                           di quercia (forza e dignità del popolo italiano), in

                                                           campo verde, dai quali si diparte un serto di quercia

                                                           con ghiande. Quest’ultimo elemento consente di fare

                                                           un interessante “aggancio” con lo stemma araldico

                                                           dell’Arma dei Carabinieri, quale in vigore dal 2002.

                                                           Tra gli elementi che lo compongono vi è, infatti,

                                                           “il tronco del rovere d'argento sradicato, coi rami
                                                           doppiamente decussati, ghiandifero di otto d'oro”.
                                                           Una scelta felice, a simboleggiare la fecondità dei

                                                           principi e degli ideali dell'Arma, che attraversano

                                                           intatti e rinvigoriti il succedersi delle generazioni. E

                                                           quello stesso rovere si ritrova nel nuovo stemma del

                                                           Comando unità per la tutela forestale, ambientale e

                                                           agroalimentare.

                                                           La comunione d’intenti (e anche di storia) trova un

                                                           nuovo punto di raccordo. Fronzuto.

                                                                                                         Nicolò Giordano

                                                           NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO II 99
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