Page 6 - Forestale N. 75 luglio - agosto 2013
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Una task force per
intensificare i controlli
solvente causata dallo sversamento di rifiuti oppure
dalla presenza di rifiuti speciali pericolosi interrati
sotto le aree interessate. Ed è così che è scattato,
pochi giorni dopo, il secondo, eclatante sequestro.
I rifiuti intombati
Sette ettari di rifiuti tossici interrati fino ad una pro-
fondità di quattro metri, arrivando a lambire la falda
acquifera: questo lo scenario apparso al personale del
Comando Provinciale di Napoli, andato a eseguire
degli scavi in un’area poco distante dai pozzi. Sotto
uno strato indenne di terreno fertile, appositamente
sistemato per nascondere la discarica illecita e dove
crescevano rigogliosi broccoli e finocchi, è stato sco-
perchiato l’inferno. Un raccolto fatto in fretta e furia,
pochi giorni prima del sequestro, per non perdere i
ricavi della vendita dei prodotti agricoli ai mercati
locali. Ma in realtà neanche gli insetti e gli uccelli abi-
tavano più quei terreni: non una formica, un’ape, una
mosca. “Qui è peggio di Cernobyl”, dice un
Forestale.
Il Capo del Comando provinciale di Napoli, Sergio
Costa, ha assistito a tutte le operazioni di dissotter-
ramento. “Sembrava l’anticamera dell’inferno: sette
ettari di terreno letteralmente invasi dai rifiuti tossi-
ci”. I rifiuti erano stati interrati con un sistema a
strati: uno strato di terriccio, uno di veleni e un
l 23 luglio scorso il Ministro delle politiche
altro di calcinacci, per rendere stabili e mascherare agricole, alimentari e forestali, Nunzia De
gli sversamenti, per poi ricominciare con altro ter- I Girolamo, si è recata a Caivano insieme al
riccio e altri rifiuti, fino a quattro metri. Capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare
Sotto un primo grosso strato di terra impregnato di Patrone, per un sopralluogo sui terreni
sostanze inquinanti, sono così emersi materiali di sequestrati. Ad accoglierli le autorità locali,
risulta derivante da demolizioni edili, blocchi di cal- la popolazione e Don Maurizio Patriciello,
cestruzzo, frammenti di manto stradale, pezzi di “Fin ad ora la Forestale ha svolto un grande
lavoro che intendo intensificare, con ulterio-
guaine bituminose, nonché scorie di attività indu-
ri attività di monitoraggio, di controllo sul
striali come solventi e scarti, fusti tossici e tantissimo
territorio e di analisi dei prodotti.” - ha affer-
amianto. “Quando l’escavatore ha estratto dal sotto-
mato il Ministro. “Abbiamo già deciso di
suolo un fusto che conteneva scarti industriali -
destinare delle risorse per creare una task
racconta Sergio Costa - i guanti monouso dei miei force con il Comando provinciale di Napoli e
collaboratori si sono letteralmente sciolti nel tentati- di Caserta della Forestale per avviare ulterio-
vo di esplorare con le mani il bidone, che era ri controlli. Inoltre dobbiamo fare una
visibilmente danneggiato e dal quale fuoriusciva un bonifica delle aree e istituiremo un Tavolo
liquido altamente tossico, dall’odore inconfondibile con il Ministero dell’Ambiente, il Ministero
e molto forte, presumibilmente un misto tra solven- della Salute e la Regione Campania per capi-
ti e colle di derivazione industriale. Alla vicinanza re le strategie più efficaci da adottare. Le
aree inquinate devono essere definite e deli-
con queste sostanze e nonostante fossero muniti di
mitate per tutelare quelle che non lo sono e
mascherine protettive, i miei collaboratori hanno
permettere agli agricoltori di fare il proprio
anche accusato capogiri, nausea e difficoltà respira-
mestiere”.
torie” - continua Costa. “Il fusto era molto prossimo
alla falda acquifera, a quattro metri di profondità,
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