Page 15 - Forestale N. 54 gennaio - febbraio 2010
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uando si lascia la superstrada Basentana, che corre
da Potenza verso il mar Jonio, e ci si addentra,
curva dopo curva, nel territorio del Parco di
Q Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane,
verso la riserva di Monte Croccia, non ci si immagina di
avere intrapreso un viaggio nella storia.
Con un percorso di pochi chilometri, che si snoda intera-
mente nel bosco di cerro, si torna di colpo indietro nel
tempo, nel cuore di una civiltà lontana che ancora oggi,
attraverso le sue vestigia di pietra, esercita intatto il suo
fascino. Siamo in Basilicata, regione poco conosciuta e
poco abitata, terra aspra e montuosa con cui l’uomo si è
cimentato fin dall’antichità, senza tuttavia alterare l’am-
biente naturale e il paesaggio.
Qui non si arriva per caso, questo non è luogo di passag-
gio. Il visitatore che abbandona gli itinerari prevedibili del
turismo facile viene sorpreso da una natura esuberante ed
intatta, viene ricompensato da testimonianze dell’arte,
della cultura, della storia.
La riserva naturale statale di Monte Croccia è un’area pro-
tetta nel cuore di un’altra area protetta, il parco regionale
di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane.
Viene classificata come riserva naturale antropologica per-
ché tutela un significativo connubio tra ambiente naturale
e attività umana: un fitto bosco di cerro e farnetto che
nasconde, nella parte più elevata del suo territorio, i resti
di una antica città fortificata.
Tra le vacche podoliche
Dalla Basentana, così chiamata perché costeggia il fiume
Basento, si procede in direzione Accettura, lungo la stra-
da provinciale spesso ingombra di vacche podoliche,
bianche e immobili come monumenti di pietra.
La strada lambisce il complesso architettonico noto come
Il Palazzo, antico convento delle Clarisse, attualmente
sede degli uffici del Corpo forestale dello Stato e dell’Ente
Parco, fulcro funzionale delle attività turistiche, ricreative,
culturali e didattiche realizzate nell’area.
Il fabbricato, articolato in diverse aree funzionali, è stato
oggetto di un complesso restauro conservativo. Presso la
struttura è visitabile il Centro naturalistico, che contiene
una sintesi espositiva degli aspetti più significativi del-
© Ufficio Stampa CFS / Settore Audiovisivi riale rinvenuto negli scavi effettuati a Monte Croccia, vi
l’ambiente e della storia del territorio. All’interno delle
teche sono esposti reperti archeologici in copia del mate-
sono allestimenti con la flora e la fauna locale, oltre a una
caratteristica collezione di nidi.
Lasciato il Palazzo si procede verso l’abitato di Oliveto
Lucano, lungo la strada comunale che conduce alla
Il Forestale n. 54 - 16
16 - Il Forestale n. 54 Riserva Monte Croccia. Qui è necessario abbandonare i