Page 15 - Forestale N. 50 maggio - giugno 2009
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ANTIBRACCONAGGIO / Isola di Zannone
          LA PERLA DEL CIRCEO








          Un viaggio nel Mediterraneo scomparso,

          dove è ancora necessario proteggere le specie migratrici
          di  Massimo Piacentino




                annone è un piccolo isolotto completamen-  Ma l’avifauna è la vera ”chicca” di Zannone.
                te disabitato ad un’oretta di navigazione  Specie come il falco pellegrino, il gheppio, la
                al largo di San Felice Circeo e a sole sei  magnanina, il passero solitario, il pigliamosche
           Z miglia  a nord di Ponza. Con un circuito  e il gabbiano reale (nella foto un pullo) nidifi-
           costiero di appena 5 chilometri, un faro, alcu-  cano regolarmente.
           ni ruderi di un vecchio convento, sorge dal  Fino a pochi decenni fa qui avvenivano vere
           mare bassa e compatta. Eppure questo lembo  e proprie stragi con abbattimenti di migliaia
           di rocce e di lecci, inserito nel parco naziona-  di capi al giorno nei mesi primaverili e autun-
           le del Circeo, nasconde dei veri tesori.  nali.
           L’isola è un campionario di formazioni geolo-  Da trent’anni a Zannone fortunatamente la
           giche. Girando con la motovedetta del Corpo  caccia è vietata e il Corpo forestale dello Stato
           forestale possiamo ammirare antichissime  si occupa della sorveglianza e della tutela
           rocce metamorfiche verso punta Levante, cal-  dell’isola: una pattuglia composta da due
           cari e dolomie chiare in strati alti anche più di  agenti si alterna ogni settimana per tutto l’ar-
           70 metri tra punta di Lauro e capo Negro, cal-  co dell’anno.
           cari marnosi grigi a circa 200 metri ad ovest
           del faro.                                L’isola sotto controllo
           Non solo, arenarie e marne scure, argille gri-  Provengo da Palmarola, piccola e meraviglio-
           gio azzurre presso la Punta del Levante e la  sa isola dell’arcipelago dove ho trascorso una
           cala del Procedano, tufi bruno dorati che  splendida giornata di “natura” in compagnia di
           insieme a colate di lava scura sormontano le  Rita, Lucia e Nicoletta. Queste tre ragazze
           rocce più antiche.                       sono agenti forestali, provengono da tutta
           La vegetazione dell’isola poi, non delude. A dif-  Italia, e tra marzo e giugno si alternano con
           ferenza di quanto accadde in tutto il resto  altri loro colleghi in turni settimanali nel servi-
           dell’arcipelago, dove agguerriti coloni spazza-  zio di antibracconaggio. Dormono in tenda,
           rono via ogni traccia dell’originaria foresta  non hanno acqua corrente ne elettricità, ma si
           sempreverde,  Zannone è rimasta in condizioni  legge nei loro occhi la gioia e la professiona-
           soddisfacenti. Si passa da boschi di lecci alla  lità nell’espletare  questo prezioso servizio di
           macchia bassa che in alcuni punti degrada in  vigilanza. Dall’alba al tramonto pattugliano i
           gariga rada di pulvini compatti, di rosmarino,  crinali i rilievi e le spiagge dell’isola ed effetti-
           lavanda, timo, lentisco, erica.          vamente le doppiette dei bracconieri non
           Ma Zannone sorprende anche per l’interessan-  “fumano” più!
           tissima fauna.
           Sul versante settentrionale, assai più fresco ed A spasso per l’isola
           umido, nella vegetazione più folta, si riparano  L’isola può essere percorsa esclusivamente a
           gli unici mammiferi alieni dell’isola; una colo-  piedi attraverso una rete di sentieri che con-
           nia di 26-30 mufloni importati negli anni Venti  sentono di raggiungere gli ambienti più
           dalla Sardegna per scopi venatori.       suggestivi.

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