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patrimonio forestale
plare estremamente longevo, recen- delle forme di tutela. Soltanto in al- tali di alto pregio naturalistico e sto-
temente incluso e protetto in una spe- cuni casi, infatti, soprattutto nella rico e di interesse paesaggistico e cul-
ciale perimetrazione. normativa più recente, gli alberi mo- turale:
Con la recente riforma dello Sta- numentali sono stati considerati a) gli alberi isolati o facenti parte
to, sempre più orientata verso il fe- “soggetto” specifico che per proprie di formazioni boschive natura-
deralismo ed il decentramento, parte caratteristiche e natura deve essere li o artificiali che per età o di-
delle competenze sono passate alle salvaguardato. mensioni possono essere consi-
Amministrazioni regionali che, sia Può essere interessante analizza- derati come rari esempi di mae-
pure con una certa lentezza, hanno re brevemente, a titolo meramente stosità o longevità;
iniziato a legiferare in materia. Così esemplificativo, le disposizioni ap- b) gli alberi che hanno un preciso ri-
le regioni Piemonte, Liguria, Emilia provate dalle Regioni Veneto (L.R. ferimento a eventi o memorie
Romagna, Valle d’Aosta, Lombar- n. 20 del 9 agosto 2002) e Lazio (L.R. rilevanti dal punto di vista sto-
dia, Veneto, Marche, Toscana, Basi- n. 39 del 28 ottobre 2002), per cer- rico o culturale o a tradizioni lo-
licata e, recentemente, anche il Lazio, care di capire i problemi applicativi cali”.
hanno approvato provvedimenti spe- ed i possibili miglioramenti futuri. Nel Lazio, invece, sono conside-
cifici per il censimento e la conser- Una prima differenza riscontrabi- rati alberi monumentali:
vazione degli alberi monumentali. le nella normativa regionale riguar- a) alberi isolati anche all’interno dei
Dal raffronto delle norme, peral- da la definizione stessa di “albero centri urbani, o facenti parte di
tro, si deve registrare una certa dif- monumentale”, poiché in Veneto formazioni boschive naturali o
formità nell’incisività ed organicità “sono considerati alberi monumen- artificiali che per età o dimensio-
ni possono essere considerati co-
me rari esempi di maestosità e
longevità;
b) alberi che hanno un preciso rife-
rimento a eventi o memorie rile-
vanti dal punto di vista storico
o culturale;
c) alberi dichiarati monumentali in
base a precedenti disposizioni le-
gislative in materia di bellezze
naturali e paesistiche o in base
a specifici atti amministrativi.
La regione Lazio, quindi, ha pre-
ferito porre l’accento anche sugli
esemplari presenti nei centri urbani,
soprattutto all’interno di ville stori-
che, orti botanici e giardini pubblici.
È il caso di Roma, ove i dodici albe-
ri monumentali censiti dal Corpo Fo-
restale dello Stato si trovano a Villa
Borghese, Villa Torlonia, Villa Pam-
philj, nell’Orto botanico, presso le
terme di Diocleziano ed il convento
di S. Sabina all’Aventino.
Ciascuna regione ha poi deciso
di affidare la compilazione e la con-
servazione degli elenchi degli esem-
plari a soggetti diversi. In Veneto se
ne occupa l’azienda regionale Ve-
neto Agricoltura, mentre nel Lazio è
incaricato l’assessorato regionale
competente in materia di ambiente.
La segnalazione degli alberi mo-
numentali, in Veneto, è rimessa alle
province, ai comuni, alle comunità
© Giuliano Castiglia li cittadini. Nel caso del Lazio, inve-
montane, agli enti parco ed ai singo-
ce, si fa più genericamente riferi-
stori di aree naturali protette ed ai
Quercia secolare. mento agli enti locali, agli enti ge-
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