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biodiversità
mente disponibili non riescono a di origine, le normative sul com- R. Iezzi - NDN CFS
dare il giusto risalto all’emergenza mercio mondiale vietano l’impor-
che si è venuta a creare. Anche le tazione, ma capita spesso che
iniziative di prevenzione e gestione diventi oggetto di sequestri da
perdono spesso la loro efficacia per parte degli agenti del Corpo
lo scarso valore che si dà all’infor- Forestale dello Stato impegnati
mazione e alla sensibilizzazione nell’applicazione delle convinzioni
dell’opinione pubblica, elementi internazionali (CITES).
invece essenziali in attività di con- Naturalmente la strategia più effi-
servazione che mettono in gioco cace per combattere le introduzioni
questioni etiche, come quelle lega- di specie esotiche è la prevenzione;
te al controllo o alla eradicazione tuttavia, quando queste si sono
della fauna. insediate con successo in un nuovo
Proprio in questo ambito il Corpo ambiente e la loro presenza costi-
Forestale dello Stato può svolgere tuisce una minaccia irreversibile
un ruolo determinante, sia garan- per le popolazioni locali. Le uniche
Esemplari di Pappagallo Monaco. Questa spe-
tendo l’applicazione e il rispetto alternative di gestioni ragionevoli cie, originaria del Sud America, si è ambientata
delle leggi in materia ambientale, sono l’eradicazione o, dove ciò con facilità nei parchi di molte città italiane.
sia promuovendo iniziative di sen- non sia praticabile, il controllo tra- zato tutta l’area raggiungendo circa
sibilizzazione sul valore ecologico, mite abbattimenti selettivi. In ogni 6.000 esemplari. Le operazioni di
scientifico e socio-culturale della caso, dati i prevedibili risvolti di controllo hanno comportato la
fauna selvatica, nonché sulle con- carattere etico e socio-economico, rimozione di un numero consisten-
seguenze delle introduzioni e sugli qualunque sia la scelta, bisogna te di questi individui per impedire
obiettivi di eventuali interventi di cercare di tener conto di tutti i l’ulteriore incremento della popo-
gestione. mutevoli e spesso contrastanti fat- lazione e per contribuire al miglio-
In molti casi i responsabili dei tori associati alla presenza di spe- ramento dello stato di salute degli
danni di ordine ecologico, sanita- cie non autoctone. 80 esemplari di cervi presenti.
rio, economico e sociale delle Un esempio di gestione faunistica In maniera analoga, anche le capre
introduzioni sono proprio i cittadi- mirato alla salvaguardia di una dell’isola di Montecristo, nell’o-
ni, che, ignari degli effetti nocivi popolazione locale attraverso il monima Riserva Naturale, sono
delle loro azioni, rilasciano in controllo di una specie esotica è state oggetto di periodici abbatti-
natura specie domestiche o selvati- dato dal Bosco della Mesola, una menti selettivi effettuati dal perso-
che tenute in casa come animali da riserva gestita dal Corpo Forestale nale del Corpo Forestale dello
compagnia o da collezionismo. Un dello Stato, dove è presente l’unico Stato a causa del notevole impatto
esempio è dato da una specie di ceppo autoctono di cervo del sulla vegetazione locale, in partico-
testuggine d’acqua dolce, la nostro Paese. Le caratteristiche lare sui boschi di leccio, benché in
Trachemys scripta elegans, liberata peculiari di questo nucleo (dimo- virtù dell’antichità del loro insedia-
in natura senza criterio, con danni strate da indagini genetiche) hanno mento siano sempre considerate di
notevoli per gli ecosistemi. Per reso urgente e necessaria un’ade- grande interesse naturalistico.
questa specie, infatti, considerata guata gestione dei daini, che, dalla
nociva per habitat diversi da quello loro introduzione, hanno coloniz-
RICCARDO SCALERA
REPUBBLICA ITALIANA
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI
CORPO FORESTALE DELLO STATO
Un problema tra globalizzazione e conservazione
RICCARDO SCALERA
INVASIONI BIOLOGICHE
Le introduzioni di vertebrati in Italia:
un problema tra conservazione e globalizzazione
La globalizzazione è un argomento di estrema attualità, eppure si tende a trascurare il fatto che
uno dei possibili “effetti collaterali” di questo fenomeno sia la progressiva diffusione di specie
animali al di fuori del loro areale originario. Nell’ambito della conservazione della natura, non è
più ammissibile continuare a sottovalutare le problematiche derivanti dalla introduzione di specie
aliene. Queste, peraltro, oltre a costituire una delle principali minacce per la biodiversità, posso-
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COLLANA VERDE
no causare anche ingenti danni economici, sanitari e socio-culturali, come evidenziato dai
2001
numerosi esempi studio del naturalista Riccardo Scalera riportati nel volume “Invasioni biologiche - Le introdu-
zioni di vertebrati in Italia: un problema tra conservazione e globalizzazione” edito dalla Collana Verde del
Corpo Forestale dello Stato..
In più risulta evidente che gli strumenti tecnici e legislativi a disposizione non sono ancora del tutto adeguati
ad affrontare una problematica così delicata e che ha bisogno urgentemente di soluzione.
In questo contesto “Invasioni biologiche” si propone come uno strumento capace di documentare in modo vali-
do la situazione attuale, anche con il supporto delle notevoli illustrazioni realizzate da Massimiliano Lipperi,
per venire incontro alla necessità di assicurare ai cittadini e alle amministrazioni un’efficiente circolazione delle
informazioni sull’argomento.
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