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biodiversità


                                                    BANCHE DEI SEMI

          LAVIADELLADIVERSITÀBIOLOGICA






            Nei “caveau” del Corpo forestale dello Stato viene conservato il DNA delle
                    specie vegetali italiane. L’attività di ricerca e sperimentazione.


               iamo sull’Appennino. Un       nascere nemmeno una faggiola.      bosco molto particolari, i raccogli-
               faggio svetta isolato sulla   Peccato perché in molte buche ripa-  tori di semi forestali che scalano i
          S pendice battuta dal vento. I     rate si è accumulato, ormai, abba-  tronchi come fossero scoiattoli, per
          suoi semi, racchiusi all’interno del-  stanza terreno organico e baste-  saccheggiare le piante “donatrici”
          le cupole, sono ormai pronti per da-  rebbe che attecchisse un seme   dei propri frutti in eccesso. Queste
          re origine alle faggiole, le nuove  “buono” per riavviare il processo  piante sono state scelte tra le mi-
          piantine che saranno destinate, in  della vita che si perpetua.       gliori e le più forti del bosco  perché
          futuro, a perpetuarne la presenza.  L’agente forestale, che passò di lì  nel loro seme è custodito un prezio-
          Una folata un po’ più forte ed ecco  per il suo giro di controllo, vide tut-  so patrimonio genetico che verrà
          che qualche seme rotola giù, a pochi  to questo e annotò mentalmente che  trasmesso alle generazioni future.
          metri di distanza dal fusto impo-  doveva chiamare subito la Banca    I frutti raccolti saranno poi tra-
          nente e trova proprio il terreno mor-  del Seme del C.F.S. per procurarsi il  sportati nell’essiccatoio, per estrar-
          dibo e ricco di humus essenziale per  materiale vegetativo adattoad aiuta-  ne i semi che verranno catalogati e
          poter far germinare e crescere le  re quel faggio a perpetuarsi ed a cre-  custoditi, separandoli con cura in
          nuove piantine.                    scere per riuscire a far ritornare ver-  base alle loro provenienze ed alle
          Amolti chilometri di distanza, sem-  de quella pendice che un vandalo  annate di raccolta. Alcuni di questi
          pre sull’Appennino, un altro faggio  aveva compromesso appiccando un  semi saranno acquistati dai vivaisti
          si ostina a voler crescere, contorto,  piccolo fuoco molto più a valle tre  pubblici e privati, alcuni saranno
          su quello spessore minimo di suolo  anni prima.                       coltivati nei vivai per sperimentar-
          che è rimasto dopo il passaggio del-                                  ne la capacità vitale, altri verranno
          l’incendio di 3 anni fa. Pur se con                                   messi in “banca” nelle celle frigori-
          difficoltà, perché l’acqua di pioggia  Gli uomini scoiattolo          fere dove la temperatura non sale
          scorre via sul terreno mineralizza-                                   mai oltre i -8°C, e resteranno “iber-
          to, anche quest’anno è riuscito a  Tutto questo è possibile perché esi-  nati” fino a quando non saranno ri-
          fruttificare ma i suoi semi non sono  ste una sconosciuta filiera che inizia  chiamati in vita.
          turgidi e non saranno in grado di far  con l’aiuto di alcuni lavoratori del  Tutto questo lavoro oscuro e si-
                                                                                lenzioso consente di far rinasce-
                                                                                re specie, varietà e razze che gli
                                                                                incendi, gli interventi dell’uomo
                                                                                avrebbero fatto scomparire se non
                                                                                si fosse intervenuti in tempo rac-
                                                                                cogliendo e custodendo il DNA
                                                                                delle piante migliori.
                                                                                Ma cosa sarebbe accaduto se questo
                                                                                DNA, invece, si fosse perduto? Si
                                                                                potrebbe pensare: in fondo il mec-
                                                                                canismo dell’evoluzione delle spe-
                                                                                cie si incardina proprio sul principio
                                                                                che è sempre l’individuo più adatto
                                                                                quello destinato a sopravvivere ed a
                                                                                riprodursi e, pertanto, la scomparsa
                                                                                di qualche esemplare cosa può com-
                                                                                portare su una scala globale?
                                                                                Ebbene, queste considerazioni fac-
                                                                                ciamole solo se la scomparsa è do-
                                                                           V. Perrone  vuta a fattori naturali ma, è cosa ben
                                                                                diversa l’estinzione causata dall’a-
          Laboratorio di micropropagazione di Pieve S. Stefano                  zione diretta o indiretta dell’uomo.


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