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di incerta provenienza e a basso costo, capaci quindi di attuare una concorrenza
             spregiudicata, basata non sulle prerogative della propria competitività ma sul
             vantaggio di disporre di fonti economiche indicibili e ambigue a danno di ogni
             altro competitor, espulso in tal modo dal mercato. L’argomento si innesta in quel
             riesame, sempre opportuno, del sistema di prevenzione antimafia, di cui il no-
             stro ordinamento si è dotato nel tempo e per il quale viene additato, anche in
             ambito internazionale, quale punto di riferimento della lotta anticorruzione.
                  Chiude la sezione strettamente giuridica il lavoro del Sottotenente Walter
             Riccitelli,  in  servizio  presso  il  Nucleo  Operativo  del  Reparto  Operativo  del
             Comando Provinciale di Bari, che trae spunto da una pronuncia della Suprema
             Corte di Cassazione su alcune attività di risanamento svolte nel porto di La Spezia.
             La richiamata sentenza chiarisce definitivamente l’ambito di applicabilità del decre-
             to legislativo n. 121/2011 e della legge n. 68/2015 ponendo, in particolare, l’accen-
             to su concetti quali l’abusività della condotta e la significatività e misurabilità del
             danno irrimediabile per gli ecosistemi di riferimento. La segnalazione è preziosa,
             perché viene a sottolineare come la pronuncia dei giudici di legittimità abbia iden-
             tificato con esattezza gli elementi necessari e sufficienti per una corretta valutazio-
             ne dei fatti di specie e, attraverso il rinvio ai giudici di prime cure, si sia provveduto
             alla ridefinizione delle pene in un contesto di conferma della condanna.
                  Il nuovo numero della “Rassegna” volge poi lo sguardo a quella apprezzata
             sezione che è il nostro “Osservatorio internazionale”. Qui, il Professor Georg
             Meyr  ci  coinvolge  con  alcune  interessanti  “considerazioni  di  mid-term”  sulla
             Presidenza Trump. La condotta politica del Presidente, che inevitabilmente ac-
             cende l’interesse globale, è stata infatti caratterizzata da un nuovo protezionismo
             dell’economia statunitense, chiaramente distante dalle condotte adottate nei pre-
             gressi mandati presidenziali. Dopo circa due anni di amministrazione, il sistema
             economico del Paese risulta in crescita e la disoccupazione resta contenuta su li-
             velli non preoccupanti. Anche nei rapporti esteri e nella difesa globale dell’am-
             biente l’amministrazione Trump ha seguito una linea unilateralista, chiaramente
             definitasi con la scelta di designare Gerusalemme quale sede dell’ambasciata
             americana, confermata dal profilo delle difficili relazioni diplomatiche con la
             Russia e ancora riaffermata con il ritiro degli Stati Uniti dagli accordi sul clima
             di Parigi 2015. Le recenti elezioni di metà mandato hanno, comunque, fornito

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