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PAGINE DI STORIA
Il 12 novembre 1920
Giolitti firmò con la
In più casi furono aggrediti posti di blocco ove si tro-
vavano anche carabinieri, ivi dislocati per prevenire le Jugoslavia il trattato di
continue defezioni delle unità del Regio Esercito. Que-
ste erano in parte richiamate dagli ideali fiumani, oltre Rapallo per mettere
che dal fatto che fosse noto come le unità in Fiume con-
ducessero una vita abbastanza spensierata, fossero sog-
gette a disciplina assai blanda e ricevessero un’alta paga. fine alla questione
Fra le tante incursioni quella del 22 novembre, ad Al-
bona, piccola località sulla costa ora croata. Gli arditi di Fiume e agli altri
sbarcarono in serata e il giorno dopo saccheggiarono la
tenenza dei CC.RR., ripiegati per evitare scontri.
Giolitti intanto il 12 novembre 1920 firmò con la Ju- contrasti riguardanti
goslavia il trattato di Rapallo per mettere fine alla que-
stione di Fiume e agli altri contrasti riguardanti Zara e Zara e la Dalmazia.
la Dalmazia. Fiume avrebbe acquisito lo status di “città
libera”, sottoposta a una specie di tutela italiana e colle-
gata territorialmente all’Italia. Zara e le isolette di Fiume avrebbe
Cherso, Lussino, Pelagosa e Lagosta furono assegnate
all’Italia, Sussak e il porto Baross di Fiume – secondario, acquisito lo status
ma comunque di rilievo e adiacente al principale –an-
darono al Regno dei Serbi, Croati e Sloveni.
Il trattato venne approvato anche da Mussolini e da di “città libera”,
molti nazionalisti italiani, stanchi delle eccentricità di
d’Annunzio. Caviglia, a quel punto, il 22 novembre sottoposta a una
inviò il proprio capo di stato maggiore a Roma, chie-
dendo truppe per procedere all’azione di forza auspicata specie di tutela
dal governo, fra le quali stimò necessari 3 battaglioni
mobili carabinieri. Gli furono concessi quelli Roma I,
Milano e Napoli I, e furono affiancati ai battaglioni al- italiana e collegata
pini Edolo, Vestone e Aosta e alle brigate di fanteria Lom-
bardia e Como. territorialmente
Il piano stilato il 28 novembre prevedeva l’impiego di
3 complessi di forze. La brigata Lombardia, rinforzata
da un gruppo di artiglieria da montagna, doveva par- all’Italia
tire da Sussak e occupare Grobnico. Nel “settore Ca-
stua” doveva muovere un contingente che riuniva 23° 1 battaglione carabinieri, il 40° fanteria Bologna, e 2
Como, 3 battaglioni alpini, 1 battaglione carabinieri e gruppi di artiglieria pesante campale assicurava la se-
3 gruppi di artiglieria da campagna, e assicurare il conda linea da Mattuglie alla costa orientale dell’Istria.
blocco ad ovest del torrente Recina, fino al mare. Il In riserva: 24° Como, 1 battaglione dell’Arma e 4 squa-
terzo complesso, nel “settore Abbazia”, comprendente driglie di autoblindomitragliatrici.
6 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO V