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PAGINE DI STORIA












                                                                    allo scopo di rovesciare l’esito delle elezioni del 1963,
                                                                    che avevano visto l’affermazione delle sinistre.
                                                                    Le reazioni e le accuse immediate non furono estranee
                                                                    all’ictus che condusse Segni alle dimissioni e poi alla
                                                                    morte. Tre anni dopo, in un articolo pubblicato sul set-
                                                                    timanale L’Espresso, i giornalisti Lino Jannuzzi ed Eu-
                                                                    genio Scalfari denunciarono la gestione della crisi poli-
                                                                    tica dell’estate 1964 da parte del Quirinale come un
                                                                    vero e proprio tentativo di “colpo di stato”. L’articolo
                                                                    suscitò  ovviamente  un  enorme  clamore,  facendo  di-
                                                                    menticare che lo scoop mise in difficoltà in primo luogo
                                                                    Pietro Nenni, accusato implicitamente di aver appro-
                                                                    fittato del “tintinnare di sciabole” per costringere l’ala
                                                                    massimalista del Psi. E quattordici anni dopo gli inqui-
                                                                    sitori delle Br non mancarono di chiederne conto allo
                                                                    stesso  Moro,  il  quale,  accettando  almeno  apparente-
                                                                    mente la tesi del tentativo di golpe, difese de Lorenzo
                                                                    accusando Segni.
                                                                    La stessa commissione parlamentare di inchiesta pre-
                                                                    sieduta  dal  giurista  democristiano  Alessi  (1969-71),
                                                                    scrisse che lo scioglimento delle camere, “in sé e per sé
                                                                    ineccepibile  sul  piano  costituzionale,  si  tramuterebbe
                                                                    in atto illecito e in attentato alle pubbliche libertà co-
               ROMA, 27 MAGGIO 1965. VISITA AL GENERALE DE LORENZO  stituzionalmente garantite, ove risultasse programma-
                    DA PARTE DI JEAN-CLAUDE PÉRIER DIRETTORE        ticamente predisposto alla produzione di avvenimenti
                         DELLA GENDARMERIA FRANCESE
                                                                    intesi al sovvertimento della situazione politica”.
            del sistema di difesa e sicurezza interna in una fase   Come  è  spesso  avvenuto  nelle  fasi  più  critiche  della
            storica segnata dalla guerra fredda e dalle tensioni tra  storia costituzionale italiana, i fatti rilevanti e i veri pro-
            idee radicalmente diverse dell’Italia da cui sarebbero poi  tagonisti furono defilati grazie a sensazionalismi e pol-
            scaturite le stragi e gli anni di piombo, prima di poter  veroni. E, come nell’opera dei pupi, in cui il colto e
            faticosamente recuperare l’unità nazionale. Temi mi pare  l’inclita conoscono in anticipo la morale nonché ogni
            non affrontati da Franzinelli, il quale perciò non discute  gesto e ogni battuta, la pseudostoria del colpo di stato
            le mie tesi, pur citandomi nei ringraziamenti e in un   di Segni e de Lorenzo è divenuta addirittura il cano-
            paio di note marginali.                                 vaccio di quelle analoghe successivamente recitate sul
            Nell’estate 1964, durante la crisi del primo governo “or-  teatrino della repubblica.
            ganico” di centrosinistra, sfiduciato dalla confindustria e  Il  generale  Giovanni  de  Lorenzo  (1907-1973),  arti-
            da un intervento del commissario Cee Marjolin, il pre-  gliere, ingegnere, veterano della Russia, capo ufficio I
            sidente della repubblica, Antonio Segni, tentò, senza   del fronte militare clandestino (1944), medaglia d’ar-
            riuscirvi, di pilotarla per dare l’incarico al ministro del-  gento della Resistenza, capo del Sifar (1956-62), co-
            l’Interno Paolo Emilio Taviani e sciogliere le camere,  mandante  generale  dei  Carabinieri  (1962-66),  unico




                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IV  7
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