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PAGINE DI STORIA



                                       IL GENERALE GIOVANNI DE LORENZO E IL SUO ARCHIVIO.
                                         LA VERITÀ DI ALCUNI EPISODI DEGLI ANNI SESSANTA:
                                                    SIFAR, GOLPE, PIANO “SOLO”


            Durante il decennio 1956-1966 il generale Giovanni      aspetto, la magistratura ordinaria non aveva rilevato
            de Lorenzo rivestì tre importantissimi incarichi, fu    alcun illecito nell’attività del Sifar (da qui la sentenza
            infatti prima Capo del Sifar, poi Comandante gene-      di archiviazione “Moffa”). Pertanto il “caso de Lo-
            rale dell’Arma dei Carabinieri e infine Capo di Stato   renzo”  finì  per  trasformarsi  in  una  sorta  di  capro
            maggiore dell’Esercito; di conseguenza egli fu pro-     espiatorio, a causa di una grave mistificazione della
            tagonista e testimone degli avvenimenti più impor-      realtà prodotta da nuove interpretazioni ideologiche
            tanti nella politica italiana nel pieno periodo della   e politiche, nonché da interessate e superficiali rico-
            “guerra fredda”. In quelle sue cariche de Lorenzo agì   struzioni giornalistiche. Purtroppo, anche in quella
            sempre nel pieno rispetto della legge e antepose l’in-  circostanza,  mancò  una  adeguata  quanto  doverosa
            teresse  esclusivo  dell’Esercito  al  proprio  interesse  contro-informazione governativa e istituzionale che
            personale, e questo in ogni circostanza, anche quando   ristabilisse senza alcuna incertezza le verità consoli-
            dovette scontrarsi con molti che non condividevano      date. Passò così, nell’opinione pubblica, una ricostru-
            la sua azione di comando e soprattutto le sue deci-     zione spesso distorta e fuorviante, utile però a giu-
            sioni riformatrici nell’Esercito e nei Servizi.         stificare  certi  teoremi  e  certi  paradigmi  politici  di
            A distanza di molti anni da alcune delle vicende più    fondo, e intorno ai quali le forze politiche del tempo
            interessanti della vita politica della Repubblica ita-  avrebbero potuto muoversi a seconda dei propri scopi.
            liana, tuttavia, molte verità debbono di nuovo essere   A  causa  di  queste  distorsioni  interpretative,  il  co-
            correttamente riaffermate, basandosi ancora sulla ri-   lonnello dei Carabinieri Alessandro de Lorenzo, fi-
            costruzione  storica  precisa  e  definita,  e  sulle  varie  glio  dell’ex  Capo  di  Stato  maggiore  dell’Esercito
            inchieste giudiziarie e parlamentari consolidate. Tale  negli  anni  Sessanta,  dette  le  dimissioni  dall’Arma
            necessità riguarda in effetti proprio il generale Gio-  per meglio difendere la memoria del padre e ristabi-
            vanni de Lorenzo, appunto, il cui importante archivio   lire la corretta versione dei fatti appurati, iniziando
            privato  permette  oggi  la  ricostruzione  più  puntale  così  a  contrastare  tali  accuse,  chiedendo  rettifiche
            di  alcune  vicende  delle  quali,  come  accennato,  era  ufficiali,  querelando,  citando  in  giudizio  i  vari  re-
            pure già stata negli anni ricostruita molto precisa-    sponsabili della diffusione di queste false interpre-
            mente la verità storica.                                tazioni e che spesso, come accennato, prediligevano
            Il  generale  de  Lorenzo  morì  nel  1973,  a  65  anni,  i paradigmi ideologici alla conoscenza storica. Il co-
            dopo aver risolto favorevolmente tutte le varie accuse  lonnello Alessandro de Lorenzo partecipò inoltre a
            contestategli  ed  essere  entrato  per  due  legislature  due  importanti  convegni  di  studio,  il  primo  sulla
            consecutive alla Camera dei Deputati. Purtroppo alla    “Disinformazione”, nel 1997, nel quale vennero espo-
            fine degli anni Ottanta, in coincidenza con l’esplo-    sti con larghezza di documentazione i risultati par-
            sione del caso Gladio, ricominciò una campagna dif-     lamentari  e  giudiziari  raggiunti  sui  casi “Sifar”  e
            famatoria nei suoi confronti, che ripropose questioni   “Piano Solo”, e il secondo sulla “Guerra fredda e il
            già  abbondantemente  risolte,  come  il  cosiddetto    caso  de  Lorenzo”,  nel  2003,  dove  venne  illustrata
            “colpo di Stato” e la “questione dei fascicoli del Sifar”,  una densa relazione inerente la “Destituzione del ge-
            senza considerare che, per il primo aspetto, la Com-    nerale de Lorenzo e la crisi del sistema di sicurezza”,
            missione parlamentare d’inchiesta, con la sua riso-     convegno  al  quale  parteciparono  importanti  espo-
            luzione di maggioranza, aveva già escluso che si fosse  nenti politici, quali Cossiga e Andreotti, Pellegrino
            verificato un tentativo di golpe e che, per il secondo  e Guzzanti. In quelle occasioni, anzi, Cossiga ribadì







            10 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IV
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