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PAGINE DI STORIA





                                                                         Le bande agivano


                                                                             con tattiche di

            in conventi prossimi al confine o presso abitazioni di le-
            gittimisti; per quelle nelle province del Sud con tra-      guerriglia: colpire il
            sporti via mare dai porti di Malta, Marsiglia e Trieste,
            ma anche da Anzio, nei pressi di Roma: difficile soste-
            nere l’estraneità dello Stato Pontificio. L’archivio del 6°  nemico dove è più
            Gran Comando di Napoli dimostra che le bande dispo-
            Il brigantaggio era preesistente all’impresa dei Mille, a debole e ricercare la
            nessero di armi e munizioni spagnole e austriache.


            dispetto delle pretese verità di alcuni visionari filo-bor-
            bonici, e non limitato al meridione: le aree più interes-  sorpresa, sfruttando
            sate  erano  quelle  isolate,  ove  l’agricoltura  stentava,
            caratterizzate da analfabetismo e miseria, anche in To-  condizioni favorevoli
            scana, province dello Stato Pontificio ed Emilia-Roma-
            gna. Oltretutto, con buona pace di chi contrabbanda la  di terreno e appoggio
            tesi di un’emergenza conseguente all’unificazione, già
            nell’ultima fase della Spedizione dei Mille i Borbone, as-
            sediati a Gaeta, decisero di far ricorso a formazioni ir-    delle popolazioni
            regolari a  supporto delle  truppe attive  tra  Sannio  e
            Abruzzo, avvalendosi di personaggi condannati per de-
            litti comuni.                                           del Papa. Esponenti della nobiltà spagnola, belga, fran-
            Il governo del Regno delle Due Sicilie adottò leggi du-  cese, si unirono a frange delinquenziali preesistenti, per
            rissime per la repressione del brigantaggio: il decreto n.  riportare sul trono un re che ritenevano illegittima-
            110 del 30 agosto 1821 di re Ferdinando I prevedeva,    mente deposto. Contestualmente scarso livello di sco-
            per la “punizione ed esterminio dei briganti” l’istituzione  larizzazione  e  culturale  delle  campagne  e  forte
            di 4 corti marziali, elenchi di banditi che potevano es-  sentimento religioso furono sfruttati da esponenti della
            sere uccisi dietro pagamento di premi in denaro e pene  Chiesa, per sostenere il brigantaggio attraverso gli ar-
            severe e sommarie. Il decreto n. 424 del 24 ottobre 1859  ruolamenti e l’appoggio logistico e operativo. Papa Pio
            di re Francesco II conferiva ai tribunali di guerra di Co-  IX intervenne con benedizioni e gesti di legittimazione,
            senza, Catanzaro e Reggio Calabria il potere di proces-  scemati una volta percepito come le bande sconfinassero
            sare e condannare secondo le leggi di guerra i colpevoli di  e proseguissero a perpetrare crimini nel basso Lazio,
            comitiva armata, brigantaggio e favoreggiamento al bri-  lungi dal dimostrarsi fedeli e grate. E alla luce dei can-
            gantaggio. Pertanto appaiono inverosimili certe asser-  noni rinvenuti nel beneventano dal Regio Esercito, Pio
            zioni della scuola filo-borbonica, in base alle quali il  IX non si limitò all’appoggio morale.
            Regno delle Due Sicilie fosse all’avanguardia in ogni   Inoltre il brigantaggio, il sostegno ad esso e il contrasto,
            campo, un paradiso sottomesso “ingiustamente e bar-     potevano essere sfruttati da ambienti locali in perenne
            baramente” dai barbari del nord.                        discordia e rivalità, per fini diversi da quelli ostentati
            I briganti, peraltro, non furono solo grassatori da strada,  come sentimenti liberali o inclini alla restaurazione.
            come sostennero gli storici filo-sabaudi. Lo scenario fu  Allo stesso tempo è semplicistico sostenere che i bri-
            aggravato dalla disponibilità di sbandati dell’esercito  ganti avessero sempre l’appoggio del popolo: molti i
            borbonico e di lealisti, legati alla causa dei Borbone e  contadini uccisi o taglieggiati, o arruolatisi nella GN per




            6 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO IV
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