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PAGINE DI STORIA
L’ECCIDIO DI TEVEROLA (CASERTA) IN UN’ILLUSTRAZIONE DI G. DI STEFANO
ufficiali nazisti, fatti perquisire e identificati tutti i piangeva udì altri colpi. Un tedesco aveva infierito sui
presenti, dopo aver confabulato tra loro, fecero una corpi che ancora davano segni di vita. Terminata l’ese-
prima selezione. Fecero mettere da un lato i quattordici cuzione, i tedeschi ordinarono a uno dei venti civili
carabinieri, il Ciaramella e il Fusco, e trattennero una rimasti nelle vicinanze di perquisire i cadaveri e agli
ventina di civili, scelti fra i più giovani. Tutti gli altri altri di scavare una fossa per seppellirli. Vennero raccolti
furono messi in libertà. Alle 15:00 circa i primi sedici orologi, documenti e denaro che, posti in una valigetta,
vennero fatti spostare di un centinaio di metri, verso furono consegnati ai tedeschi. Era la valigetta che poco
l’interno della campagna. prima stringeva tra le mani l’Appuntato Ammaturo.
Vennero fatti inginocchiare uno accanto all’altro, di Mentre i giovani scavavano, un soldato tedesco trovò
fronte a una mitragliatrice. A breve distanza vennero nelle tasche di uno dei carabinieri circa 1.200 lire che, a
piazzate altre quattro armi automatiche per impedire lavoro ultimato, furono ripartite tra coloro che avevano
qualsiasi tentativo di fuga. Si udì l’ordine di far fuoco. lavorato allo sterro. 80 lire ciascuno.
Per due volte la mitraglia sferrò le sue raffiche sui corpi I cadaveri furono calati nella fossa. Poiché l’esiguo
di quei disgraziati. Nell’aria risuonarono le urla della spazio non consentiva di metterli uno accanto all’altro,
signora De Maio. Fuggì atterrita. E mentre fuggiva e dieci furono deposti in linea orizzontale e sei di traverso,
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO III 25