Page 8 - Il Forestale n. 41
P. 8
BIODIVERSITÀ / Poligoni militari
UN POLIGONO
NATURALE
Un’area straordinaria sul litorale romano,
il Poligono dovrebbe essere dismesso
Un’opportunità per creare presto un nuovo parco
di Goffredo Filibeck
embra la savana”. Fu il primo plastica e colture intensive. Dentro, invece,
commento, sconcertato, che è cambiato ben poco. Non che la bonifica
scambiai con il collega con del Duce non si sia fatta sentire: fu effettua-
cui ero entrato nel Poligono to il prosciugamento dei ristagni d’acqua
“ “SS Militare di Nettuno – Torre maggiori, furono aperti canali, fu tagliato
Astura. Quel lembo di natura sul mare, non gran parte dell’antico “Cerreto di Astura”.
lontano da Roma, confina direttamente con Ma altre modifiche al territorio, dietro quel
la disordinata conurbazione di Anzio e muraglione col cartello giallo “limite invali-
Nettuno: quale sorpresa, dopo aver valicato cabile”, non ve ne sono state, né allora né
l’alto muro che separa la zona militare dalla dopo.
città, trovarsi nelle Paludi Pontine del Così, col passare del tempo, l’acqua si è
primo Novecento! ripresa un bel po’ di quello che era suo,
Milletrecento ettari del paesaggio prece- complici anche i crateri scavati dai continui
dente le bonifiche, “congelati” dalla pre- tiri di artiglieria; e la cerreta, di cui comun-
senza del Poligono di Artiglieria che è qui que erano stati mantenuti alcuni lembi, sta
addirittura dal 1888. In questi 120 anni, ricolonizzando per vie naturali ampi spazi.
fuori della recinzione è successo di tutto: Il risultato: nove chilometri di stupenda
nel periodo fascista, la bonifica integrale, spiaggia sabbiosa, quasi tropicale. Dietro,
con l’abbattimento delle immense foreste, una duna alta e lunghissima, coperta di mac-
il drenaggio delle zone umide, l’appodera- chia mediterranea, non violentata da villette
mento; a partire dagli anni Cinquanta, la nè da strade (non è più così nemmeno nel
speculazione edilizia più selvaggia, che ha parco del Circeo!). Ancora dietro, la parte più
trasformato Anzio e Nettuno in un’unica straordinaria: un labirinto di decine e decine
grande città, una muraglia di palazzoni di di “piscine”, così nel Lazio venivano chiama-
cemento direttamente sul mare; negli ultimi ti gli stagni che crivellavano la pianura e che
decenni, l’industrializzazione dell’agricol- erano temuti perchè ospitavano la zanzara
tura, che ha coperto tutto il resto di serre di anofele, portatrice della malaria.
8 - Il Forestale n. 41