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Editoriale

IN MEDIO STAT VIRTUS

di Cesare Patrone *

difficile intavolare un dibattito serio sull’acqua senza corre-
re il rischio di impostare la discussione su due soli registri,
Èquelli cari a certa cronaca, quelli che vanno a braccetto con
la banalizzazione di questioni importanti. Quelli del “va tutto bene” e
del suo opposto “va tutto male”.
Questa estrema semplificazione, questa partitura piatta e monocor-
de che non lascia spazio all’approfondimento e alla coralità delle voci è
ovviamente pericolosa vista la posta in gioco e non rispecchia minima-
mente la complessità del problema. Ciò nonostante è una formula che
impronta buona parte dei processi di comunicazione orientati a suscita-
re emozioni più che a informare.
Infatti un dualismo piuttosto rigido accompagna spesso le grandi
questioni, soprattutto in materia ambientale. Nel caso dell’acqua, del-
l’oro blu, non solo è presente, ma genera addirittura un paradosso diffi-
cile da riscontrare in altri ambiti. Il paradosso è che agli estremi del di-
battito, ai punti di massima oscillazione di un immaginario pendolo,
non troviamo due opposti, come il bianco e il nero, ma solo un colore
in due tonalità differenti: una molto scura, l’altra leggermente più chia-
ra. Di un secondo colore, di una posizione in antitesi, nessuna traccia.
O piuttosto poche, e a tratti scarsamente riconoscibili.
Insomma, anche a non volersi arrendere a una dimensione apocalit-
tica, bisogna ammettere che il problema acqua c’è, eccome. Però, e lo
abbiamo enunciato nel titolo, in medio stat virtus. Ed è una via di mezzo
quella seguita in questo numero di Silvae. Una via che non cavalca il 6
sensazionalismo catastrofista o l’ottimismo irresponsabile, ma che pre- n.
senta le differenti visioni e le diverse tematiche legate alla “questione - II
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* Capo del Corpo forestale dello Stato Anno

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