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Coordinamento Territoriale per l’Ambiente per il Parco Nazionale dei MONTI SIBILLINI
l Parco Nazionale dei Monti Sibillini è caratterizzato da oltre una
ventina di vette che superano i 2000 m di quota, la più alta delle quali
Iè il Monte Vettore che raggiunge i 2476 m. Dall’asse principale della
dorsale montuosa degrada un versante orientale, caratterizzato da valli
strette e orientate a nord, e un versante occidentale in cui si rilevano tre
caratteristiche depressioni ad alta quota denominate Piani di Castelluc-
cio. Dal massiccio dei Sibillini nascono i fiumi Aso, Tenna, Ambro, Nera
e Fiastrone. Nel Parco sono inoltre situati il lago di Fiastra, che nono-
stante la sua origine artificiale offre un quanto mai suggestivo spettacolo,
e, sotto la cima del Vettore, il Lago di Pilato (1940 m) in cui sono presen-
ti alcune specie di eccezionale valore naturalistico.
Oltre 1800 sono le specie floristiche presenti, tra le quali la stella alpi-
na dell’Appennino, l’anemone alpino, la silene a cuscinetto e numerose
orchidee. Cinquanta sono invece le specie di mammiferi, tra cui merita-
no di essere ricordati il camoscio ed il cervo, che sono stati recentemente
reintrodotti dal Parco, il lupo, l’orso, il capriolo, l’istrice e il gatto selva-
tico. Fra gli uccelli sono presenti 150 specie tra le quali l’aquila reale, il
falco pellegrino, il gufo reale, l’astore, il gracchio corallino e alpino.
Oltre 20 le specie di rettili e anfibi, tra le quali la rara vipera dell’Orsini.
Tra gli invertebrati si ricordano il chirocefalo del Marchesoni, piccolo
crostaceo endemico del lago di Pilato e la suggestiva rosalia alpina, inte-
ressante cerambicide dal vellutato colore celeste.
Il Parco è ricco di entità architettoniche importanti e mirabilmente
inserite nel paesaggio, quali abbazie, monasteri, chiese, torri, castelli,
fortificazioni, mulini, case-torri.
Tra le molteplici attività svolte dal CTA nel parco, sicuramente quella
più particolare è il “Piano di monitoraggio delle portate dei corsi d’acqua”.
L’idea del piano nasce nel 1999 quando il Parco Nazionale dei Monti
Sibillini ha richiesto la collaborazione del personale CFS per effettuare
alcuni monitoraggi sui corsi d’acqua (Progetto Bio-Microdiversità e
Piano delle acque). Alcuni agenti sono stati appositamente formati per
questa attività del tutto nuova per il CFS e addestrati all’utilizzo dei sofi-
sticati strumenti acquistati dal CTA, quali correntometro, ossimetro,
conduttimetro, o spettrofotometro per effettuare l’analisi chimica delle
acque. Nel corso del 2001 il CTA, oramai dotato degli strumenti e delle
professionalità idonee, ha avviato, con la condivisione dell’Ente Parco,
un programma di monitoraggio dei corsi d’acqua all’interno dell’area
protetta, atto a valutare le situazioni di emergenza idrica nel territorio,
mediante controlli periodici della portata dei corsi d’acqua generalmente
nei mesi di maggio ed ottobre, corrispondenti con i periodi di portata di
massima e di portata di magra.
78 - SILVÆ - Supplemento al n. 12