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Coordinamento Territoriale per l’Ambiente per il Parco Nazionale
delle FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA E CAMPIGNA
cole, e del cervo, per la traslocazione di esemplari in altri parchi naziona-
li del centro Italia. Hanno preso campo da ultimo ulteriori iniziative,
anche attraverso progetti comuni con l’Ente Parco. Il CTA ad esempio è
partner col parco ed il CEUB dell’Università di Bologna per l’attivazione
di master e “Summer School” di livello universitario, che hanno avuto ini-
zio nell’estate 2009. Sempre d’intesa col Parco il CTA collabora alle ses-
sioni delle “Esperienze di gestione faunistica”, soggiorni di lavoro per per-
sone di qualunque estrazione, interessate a conoscere la realtà della fauna
del parco.
Presso una struttura in uso al CTA a Camaldoli è recentemente stato
avviato, da parte del parco, il progetto di realizzazione di un “Laborato-
rio veterinario per la Fauna e la Biodiversità” che sarà di supporto anche
alle attività di indagine del CFS per la detenzione di reperti faunistici e uti-
lizzato per tutti i soggetti che svolgono nel parco studi e ricerche.
Il CTA è inoltre coinvolto nel progetto Life “Wolfnet”, che partirà nel
2010, in rete tra i parchi della Maiella, del Pollino e delle Foreste Casen-
tinesi,e finalizzato in particolare alla conoscenza delle interazioni del lupo
con gli allevamenti, con una specifica sezione di lavoro riguardo al tema
degli abbattimenti illegali di lupi .
Vi è inoltre una costante partecipazione del personale ai programmi di
educazione ambientale rivolti alle scuole del comprensorio col progetto
“Un parco per te” ed una originale iniziativa dell’Ufficio che, d’estate,
attiva un “Posto di guardie e divulgazione” del CTA, con l’installazione di
una casetta prefabbricata in legno nei luoghi di massima fruizione turisti-
ca, come il Santuario della Verna e l’Eremo di Camaldoli. L’ultima novità
del vasto panorama di iniziative rivolte al territorio del parco è poi l’or-
ganizzazione della Ippovia delle Foreste Sacre, secondo il progetto origi-
nale elaborato dal CTA e verificato dai distaccamenti a cavallo del CFS,
che l’Ente Parco ha adottato e sta sviluppando nel territorio. L’approva-
zione del Piano del parco e gli esiti del convegno nazionale svolto ad otto-
bre del 2009, nella ricorrenza del 50° anniversario di istituzione della
riserva naturale integrale di Sasso Fratino, danno impulso infine ad una
nuova prospettiva di impegno per la definizione della “gestione forestale”
del parco nazionale. Il “messaggio” di Sasso Fratino vuole essere un augu-
rio che questa realtà non resti solo un’icona, per quanto di eccezionale
bellezza e valore, ma rappresenti il modello ed il riferimento per assicura-
re la salvaguardia dei nuclei di bosco originario ovunque presenti e favo-
rire l’espansione di processi di evoluzione della biodiversità.
SILVÆ - Supplemento al n. 12 - 69