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Coordinamento Territoriale per l’Ambiente per il Parco Nazionale delle DOLOMITI BELLUNESI
gete; di estremo interesse naturalistico ed ambientale sono invece gli
aceri-frassineti localizzati nelle forre e nei profondi impluvi. Le forma-
zioni di conifere sono rappresentate da pinete a Pino silvestre, peccete
localizzate nei settori più settentrionali dove il clima è più continentale,
ed alcuni splendidi abieteti. Nella fascia subalpina prevalgono i lariceti e
le mughete.
Anche la componente faunistica è di assoluto rilievo: sono presenti
tutte le specie caratteristiche delle Alpi ed alcune specie rare e minaccia-
te. Ne è un esempio il Re di quaglie (Crex crex) classificato dal BirdLife
International nel 2004 tra le “Specie minacciate di estinzione a livello
mondiale”; la sua presenza è stata accertata in ben 12 siti interni dell’area
del Parco.
Fin dalla sua istituzione il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi è stato
particolarmente sensibile alle attività di ricerca scientifica e di monitorag-
gio del proprio patrimonio naturalistico, avviando oltre 100 studi scienti-
fici, realizzati in collaborazione con i ricercatori delle più importanti Uni-
versità italiane.
Un contributo importante alle ricerche avviate è fornito dal personale
C.F.S. del C.T.A. di Feltre che svolge un ruolo determinante in queste
attività.
Dal 1994 è impegnato nel monitoraggio sulle specie di vertebrati più
significative ed effettua annualmente i censimenti faunistici delle specie di
ungulati presenti (Camoscio, Cervo, Capriolo e Muflone) con ripetizioni in
primavera, estate ed autunno, a seconda delle specie.
Un’altra peculiarità faunistica importante è la presenza nel territorio
del Parco di tutte le quattro specie di tetraonidi alpini (Pernice bianca,
Gallo forcello, Gallo cedrone e Francolino di monte) oltre che della Cotur-
nice. Anche queste specie, a seconda delle loro caratteristiche biologiche,
sono censite dal personale del C.T.A. in primavera, attraverso gli indici di
presenza o al canto, e in estate con l’ausilio dei cani “da ferma” per veri-
ficare l’esito delle covate.
Nel tempo si è creato un ingente archivio di dati faunistici, in massima
parte georeferenziati, con significative serie storiche sui trend demografi-
ci di numerose specie di interesse comunitario.
Rappresenta uno dei progetti più importanti svolti dall’Ente parco in
collaborazione con il CTA di Feltre, finalizzato all’approfondimento delle
conoscenze sulla presenza e diffusione dell’Aquila Reale nei territori pro-
tetti del parco.
Il progetto, svolto nel periodo 2003-2005, ha curato, in particolare, lo
studio delle popolazioni e del loro successo riproduttivo attraverso il rile-
vamento delle zone di nidificazione. Per tutti i nidi venivano rilevati i dati
36 - SILVÆ - Supplemento al n. 12