Page 37 - untitled
P. 37

Coordinamento Territoriale per l’Ambiente per il Parco Nazionale delle DOLOMITI BELLUNESI


                  gete; di estremo interesse naturalistico ed ambientale sono invece gli
                  aceri-frassineti localizzati nelle forre e nei profondi impluvi. Le forma-
                  zioni di conifere sono rappresentate da pinete a Pino silvestre, peccete
                  localizzate nei settori più settentrionali dove il clima è più continentale,
                  ed alcuni splendidi abieteti. Nella fascia subalpina prevalgono i lariceti e
                  le mughete.
                     Anche la componente faunistica è di assoluto rilievo: sono presenti
                  tutte le specie caratteristiche delle Alpi ed alcune specie rare  e  minaccia-
                  te. Ne è un esempio il Re di quaglie (Crex crex) classificato dal BirdLife
                  International nel 2004 tra le “Specie minacciate di estinzione a livello
                  mondiale”; la sua presenza è stata accertata in ben 12 siti interni dell’area
                  del Parco.
                     Fin dalla sua istituzione il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi è stato
                  particolarmente sensibile alle attività di ricerca scientifica e di monitorag-
                  gio del proprio patrimonio naturalistico, avviando oltre 100 studi scienti-
                  fici, realizzati in collaborazione con i ricercatori delle più importanti Uni-
                  versità italiane.
                     Un contributo importante alle ricerche avviate è fornito dal personale
                  C.F.S. del C.T.A. di Feltre che svolge  un ruolo determinante in queste
                  attività.
                     Dal 1994 è impegnato nel monitoraggio sulle specie di vertebrati più
                  significative ed effettua annualmente i censimenti faunistici delle specie di
                  ungulati presenti (Camoscio, Cervo, Capriolo e Muflone) con ripetizioni in
                  primavera, estate ed autunno, a seconda delle specie.
                     Un’altra peculiarità faunistica importante è la presenza nel territorio
                  del Parco di tutte le quattro specie di tetraonidi alpini (Pernice bianca,
                  Gallo forcello, Gallo cedrone e Francolino di monte) oltre che della Cotur-
                  nice. Anche queste specie, a seconda delle loro caratteristiche biologiche,
                  sono censite dal personale del C.T.A. in primavera, attraverso gli indici di
                  presenza o al canto, e in estate con l’ausilio dei cani “da ferma” per veri-
                  ficare l’esito delle covate.
                     Nel tempo si è creato un ingente archivio di dati faunistici, in massima
                  parte georeferenziati, con significative serie storiche sui trend demografi-
                  ci di numerose specie di interesse comunitario.
                     Rappresenta uno dei progetti più importanti svolti dall’Ente parco in
                  collaborazione con il CTA di Feltre, finalizzato all’approfondimento delle
                  conoscenze sulla presenza e diffusione dell’Aquila Reale nei territori pro-
                  tetti del parco.
                     Il progetto, svolto nel periodo 2003-2005,  ha curato, in particolare, lo
                  studio delle popolazioni e del loro successo riproduttivo attraverso il rile-
                  vamento delle zone di nidificazione. Per tutti i nidi venivano rilevati i dati


                  36 - SILVÆ - Supplemento al n. 12
   32   33   34   35   36   37   38   39   40   41   42