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Coordinamento Territoriale per l’Ambiente per il Parco Nazionale dell’ABRUZZO, LAZIO e MOLISE
CFS con le sue diverse strutture, centrali e periferiche, ivi compreso il
CTA. A partire dalla metà degli anni ‘90 gli studi su questa specie si sono
intensificati, con il coinvolgimento di istituti di ricerca e Università, soste-
nuti anche dalla Comunità Europea, migliorando e approfondendo le
conoscenze in materia.
Il ruolo del CFS è stato centrale e determinante; sono state acquisite
al comune patrimonio nazionale e comunitario (giacché la parte più
importante dei fondi era di provenienza LIFE), alcune delle principali
informazioni scientifiche sulla popolazione (consistenza numerica deter-
minata su base genetica, rapporti tra i sessi, home range, ecc.); è stato
definito un metodo di lavoro per definire, su vasta scala, le strategie per
la conservazione della specie, il cui areale di presenza stabile interessa
almeno tre regioni, tre province, numerosi comuni ed ambiti amministra-
tivi, tutti soggetti coinvolti in scelte gestionali finalizzate alla conservazio-
ne del territorio e conseguentemente della specie.
Il CTA di Civitella Alfedena , in collaborazione con il Parco, è impe-
gnato in specifici progetti di monitoraggio e controllo del territorio fina-
lizzati a definire l’effettiva incidenza delle attività tradizionali, in parti-
colare quelle zootecniche ed agricole, nel più vasto contesto del “conflit-
to” tra uomo e grandi carnivori.
In questo contesto, anche grazie all’esperienza maturata in altre aree
e ambiti operativi dallo stesso CFS, è stato possibile definire più
approfonditamente alcune delle problematiche all’origine del “conflitto”:
la disponibilità della risorsa (es. superfici agricole e pascolive); le moda-
lità di utilizzo (tecniche di allevamento, entità e tempi di indennizzo dei
danni, conflitti tra diverse categorie, ecc.); la presenza e distribuzione dei
grandi carnivori, con particolare riferimento alla “sovrapposizione” di
lupo e orso.
Per assicurare un miglior controllo del territorio e dare risposte pun-
tuali, utili a limitare gli episodi di uccisione, il CFS ha organizzato uno
specifico “Gruppo Azione Sicurezza” (GAS), coordinato dal Comando
Regionale di L’Aquila, con il coinvolgimento dei 3 CTA dei 3 parchi nazio-
nali abruzzesi (Gran Sasso, Maiella, Abruzzo), oltre all’Ufficio Territo-
riale per la Biodiversità di Castel di Sangro che conduceva fin dal 2008
attività di ricerca sull’orso.
Nel corso di quattro anni di lavoro il GAS ha prodotto diversi docu-
menti il cui contenuto è stato adottato a livello nazionale (protocollo per
il rinvenimento di fauna selvatica con ipotesi di avvelenamento) e che
rappresentano importanti punti di riferimento per le attività di preven-
zione e lotta. Tra questi grande interesse riveste la banca dati del GAS,
che mette in relazione tra loro i diversi portatori di interesse (allevatori,
SILVÆ - Supplemento al n. 12 - 123