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Coordinamento Territoriale per l’Ambiente per il Parco Nazionale del GRAN SASSO e MONTI DELLA LAGA
leno grazie all’impiego di un proprio conduttore. Ciò darà la possibilità
di impiegare nel Parco due Nuclei Cinofili Antiveleno, il primo gestito
direttamente dal Parco con un proprio conduttore ed il secondo gestito
dal Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Assergi.
Durante il periodo estivo il personale del CTA effettua, tutti gli anni,
un monitoraggio della popolazione dei camosci in maniera continua, in
modo da raccogliere quelle informazioni che consentano di ricostruire e
seguire l’andamento nel tempo della popolazione di questo prezioso ungu-
lato selvatico. Il censimento è un’operazione molto complessa di stima
della popolazione.
Esso richiede un notevole sforzo organizzativo ed operativo, poiché è
necessario percorrere in una sola giornata sentieri di alta montagna fre-
quentati dall’ungulato. Nel Parco del Gran Sasso e Monti della Laga il
censimento è svolto da una settantina di persone tra volontari, personale
CFS e personale del Parco. Si effettua una sola volta in un anno ed esat-
tamente nel mese di ottobre, periodo in cui i maschi adulti si ricongiun-
gono con i branchi sui pascoli d’alta quota per riprodursi. Il censimento
si svolge con il metodo della cosiddetta “STIMA TOTALE” diretta sul
conteggio simultaneo effettuato da pattuglie composte da 2-4 persone.
Tutte le pattuglie iniziano i percorsi alla stessa ora, seguendo gli itinerari
prestabiliti e osservano, munite di attrezzatura ottica, l’area assegnata.
Grazie ad un attento e continuo monitoraggio svolto sia nel periodo esti-
vo sia in quello invernale da parte degli operatori del Parco, unitamente
al personale forestale, è stato possibile seguire nell’arco degli anni l’an-
damento della popolazione dei camosci presenti all’interno del territorio
del Parco Nazionale, conteggiando soprattutto i nuovi nati.
Per lo svolgimento delle attività di sorveglianza del territorio, il Coor-
dinamento Territoriale di Assergi si avvale, oltre ai consueti mezzi in
dotazione, anche di un Reparto a cavallo; da due anni, inoltre, sono atti-
ve pattuglie in mountain bike, mezzi particolarmente adatti per la perlu-
strazione di zone impervie e difficilmente raggiungibili con i consueti
mezzi fuoristrada; il servizio, nato in via sperimentale anche in altri par-
chi nazionali, ha ottenuto un grande consenso da parte dell’opinione
pubblica.
SILVÆ - Supplemento al n. 12 - 107