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Coordinamento Territoriale per l’Ambiente per il Parco Nazionale del GRAN SASSO e MONTI DELLA LAGA
un pieno sviluppo sostenibile, realizzando un giusto equilibrio tra l’esi-
genza di un miglior livello di qualità di vita degli ambienti del Parco e l’e-
sigenza di tutela e di valorizzazione della qualità dell’ambiente. I distret-
ti si caratterizzano per la loro tipicità ambientale e vanno dai quasi 3000
m.s.l.m del “Distretto Alte Vette” (che racchiude le cime più alte del
Parco, tra cui Corno Grande (2914 m.s.l.m), alle poche centinaia di metri
del “Distretto delle Grandi Abbazie” (interamente nella Provincia di
Pescara), passando per il “Distretto della Strada Maestra” che unisce le
Province di Teramo e L’Aquila, al “Distretto della Via del Sale”, che si
estende lungo il tracciato della Strada Salaria, confine settentrionale del
Parco.
Da queste poche indicazioni si può evincere che il Parco ha una note-
volissima varietà di ambienti. Il territorio molto variegato e la disomoge-
neità di cui si è detto caratterizzano l’attività di sorveglianza del Corpo
Forestale.
Un’intensa attività di collaborazione con l’Ente Parco viene svolta dal
C.T.A. e dai 16 Comandi Stazione che operano nel territorio protetto: il
C.F.S. è costantemente impegnato in studi e ricerche scientifiche (ricerca
di segni di presenza dell’orso bruno marsicano, trappolamento del gatto
selvatico), monitoraggi (Camoscio d’Abruzzo, Lupo, Cervo, Cinghiale,
Aquila reale, Coturnice, Vipera degli Orsini); attività di accertamento
danni da fauna protetta con una media di 1000 sopralluoghi per ogni
anno; attività di sorveglianza e controllo delle gabbie di cattura dei cin-
ghiali; attività di sorveglianza delle alte quote con pernottamento in tenda
o in rifugio; attività di contrasto della raccolta di specie vegetali protette
(Artemisia umbelliformis subp. eriantha, Lentopodium nivale e Gentiana
lutea subsp. lutea).
Nell’ambito delle attività che caratterizzano i compiti propri del
C.F.S., particolare rilievo assume il controllo e il soccorso piste sugli
impianti di Campo Imperatore e Prato Selva, il servizio a cavallo per il
controllo delle zone più sensibili del Parco e il servizio in mountain bike.
L’impegno più grande per i forestali del Parco del Gran Sasso e Monti
della Laga è quello di vincere la diffidenza delle popolazioni montane
attraverso un’azione costante e coerente di sostegno e di indirizzo, a volte
anche attraverso la spiacevole, ma indispensabile, attività repressiva pre-
vista dalla norma.
All’azione repressiva viene affiancata, tuttavia, una giornaliera opera
di prevenzione e sensibilizzazione e in questo si realizza la flessibilità con-
naturata al forestale, il quale affianca alla severità il sostegno e la com-
petenza professionale. Questo lo rende agli occhi degli abitanti una guida
a cui fare riferimento.
SILVÆ - Supplemento al n. 12 - 105