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Presentazione
L'Italia, collocata al centro del Mediterraneo, punto d’incontro e di
transizione tra la fascia latitudinale tropicale e quella temperata, genera aree
di tensione ed interferenza tra differenti tipi di vegetazione che danno luogo
a differenti ed articolate fisionomie floristiche con elevate concentrazioni di
piante rare ed un numero elevatissimo di specie pari alla metà dell'intero
continente europeo.
E' in questo senso che va valutata l'importanza della flora italiana che,
nella sua eccezionale forma di biodiversità, annovera oltre 7.000 taxa,
stabilendo un tasso di presenze endemiche superiore al 13%. Il nostro Paese,
per tale ricchezza di specie floristiche, concorre a pieno titolo a costituire
nell'area del Bacino Mediterraneo un "hotspot" di straordinaria biodiversità
fra i più importanti del mondo. Questo immenso patrimonio di biodiversità è
continuamente esposto ad elevate minacce legate alle dinamiche socio-
economiche in permanente evoluzione e pertanto occorre assicurare elevati
livelli di tutela e salvaguardia.
Il Corpo forestale dello Stato, in quanto forza di polizia specializzata
per la tutela dell'ambiente, è organismo istituzionale che può e assicura la
maggiore garanzia per la tutela del proprio patrimonio vegetale. Ad esso è
affidata la vigilanza sulla applicazione di norme nazionali (legge quadro
sulle aree protette, sulla protezione della fauna selvatica) ed internazionali
(Convenzione di Washington, meglio nota come CITES, sul commercio
internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione, Direttiva
92/43CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e
della flora e della fauna selvatiche). E' demandata anche la grande
responsabilità della tutela e della gestione di 130 riserve naturali dello Stato,
nel cui territorio sono raccolte quasi il 20% delle specie vegetali considerate
a rischio di estinzione nel nostro Paese.
Il territorio dell'Alta Murgia, per certi versi esclusivo in alcune
caratteristiche ambientali, conserva scrigni di particolare unicità.
Nell'ambito dei fenomeni di ibridazione delle orchidee spontanee, il caso
riscontrato in pochi ettari nell'agro di Santeramo in Colle in provincia di
Bari, evidenzia con chiarezza che la rara combinazione di taluni fattori
biologici e fisici possono concorrere al determinismo di processi di estrema
complessità.
Gli autori, nel citato agro, hanno riscontrato la presenza di 52 taxa di
orchidee, alcune delle quali anche molto rare (Ophrys exaltata subsp.
mateolana, Ophrys tarentina, Ophrys sipontensis). La straordinarietà della