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IL TRAUMA PSICOLOGICO NELLE DONNE
2. Il trauma nelle vittime di violenza di genere
Le vittime di violenza di genere sono tra i soggetti maggiormente a rischio
di trauma psicologico, anche se date le modalità e la gestione delle situazioni a
cui sono soggette spesso risulta difficile essere consapevoli della presenza del
trauma sia per la donna vittima di violenza, sia per i familiari e gli operatori di
Polizia Giudiziaria che si trovano a dover interagire con la vittima.
Un episodio traumatico (come ad esempio uno stupro) o le esperienze
messe in atto costantemente ai danni della donna (violenza domestica, isola-
mento e aggressione verbale) portano a sviluppare un quadro psicopatologico
che può essere ascritto principalmente a due quadri psicopatologici: Disturbo
Post-Traumatico da Stress (PTSD), Disturbo dell’Adattamento.
Il Disturbo Post-Traumatico da Stress si manifesta con la presenza di mani-
festazioni aggressive, cattivo umore, impossibilità di dialogo e la presenza di fla-
shback che inducono il soggetto a rivivere ripetutamente il trauma. Il trauma inol-
tre può riattivarsi attraverso l’esposizione a trigger ossia la presenza di suoni,
situazioni o immagini che, per associazione, possono innescare nuovamente il
vissuto traumatico. La durata del disturbo deve essere superiore ad un mese.
Il Disturbo dell’Adattamento si presenta sottoforma di una marcata sof-
ferenza ed incapacità ad adattarsi in modo funzionale nelle aree sociale, lavora-
tivo a seguito di un evento particolarmente impattante sul piano emotivo. Si
possono osservare anche sintomi come umore depresso con facilità al pianto e
alla disperazione, uno stato di agitazione, inquietudine e disturbi del comporta-
mento.
ll Disturbo dell’Adattamento è stato spiegato come una sindrome da
risposta non adeguata allo stress perché la situazione è percepita soggettiva-
mente come particolarmente grave e il soggetto non riesce a mettere a punto
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delle strategie di coping efficaci a fronteggiare l’evento (Maercker et al., 2007).
3. Il trauma vicario negli operatori
La traumatizzazione vicaria o secondaria è una condizione caratterizzata
dal cambiamento in negativo degli schemi cognitivi e dei sistemi di credenze a
seguito del coinvolgimento empatico con le esperienze traumatiche altrui da
parte di chi svolge una professione d’aiuto (Blair et al., 1996; McCann et al., 1990).
Uno dei primi Autori ad occuparsi di questo concetto è stato Figley (1995),
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che lo ha definito Stress Traumatic Secondary (STS), come una risposta allo stress
4 Maercker A., Einsle F., Köllner V. (2007), Adjustment disorders as stress response syndromes: a new
diagnostic concept and its exploration in a medical sample. Psychopathology; 40(3):135–146.
5 Figley, C. R. (Ed.), (1995), Compassion fatigue: Coping with secondary traumatic stress disorder in those
who treat the traumatized. Brunner/Mazel.
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