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I SESSANT’ANNI DELLA RASSEGNA DELL’ARMA DEI CARABINIERI


                    In  tale  numero,  furono  reintrodotte  anche  le  informazioni  relative  alla
               cerimonia di conclusione dell’anno accademico di cui la rivista diede risalto, tor-
               nando a pubblicare i discorsi delle autorità presenti . Il periodico, come già
                                                                  (97)
               ricordato in queste pagine, non si occupava unicamente di questioni tecnico-
               professionali,  ma  abbracciava  diversi  temi.  Ad  esempio,  nella  copertina  del
               numero 5 (settembre-ottobre) 1986 campeggia una bella immagine del portone
               di ingresso della Scuola Militare “Nunziatella” di Napoli che l’anno successivo
               avrebbe celebrato il bicentenario della sua istituzione . Infine, con il numero 1
                                                                  (98)
               del 1987 sullo sfondo bianco della quarta di copertina fu inserito un piccolo
               stemma araldico dell’Arma che cambiò nel 1989 a seguito dell’opera di revisio-
               ne e di aggiornamento che interessò tutti stemmi araldici delle Forze Armate .
                                                                                         (99)
                    Vi dovette essere una certa soddisfazione per i risultati conseguiti: il diret-
               tore responsabile, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno acca-
               demico 1986/1987, così si espresse: “In campo editoriale la Scuola, dal 1° gen-
               naio  1986,  ha  completamente  rinnovato  la  «Rassegna  dell’Arma  dei
               Carabinieri», che ora esce con periodicità bimestrale e con una nuova, elegante
               e più vivace veste tipografica” . L’opera era compiuta e ora la rivista avrebbe
                                            (100)
               potuto continuare a muoversi con una certa autonomia.
                    Tuttavia, lo sforzo di mantenere la pubblicazione con carattere bimestrale
               dovette essere molto importante, al punto che dopo quattro anni si ritornò alla
               stampa con cadenza trimestrale. Si può ipotizzare che, alla base delle scelte, vi
               fosse il bisogno di mantenere uno standard qualitativo alto del prodotto edito-
               riale  con  contributi  qualificati  che  probabilmente,  con  la  scadenza  ogni  due
               mesi, si rischiava di non raggiungere . Nel frattempo cessò anche il mandato
                                                   (101)
               del generale Vitale, che cedette le consegne al collega Ignazio Assumma ma,
               cosa piuttosto curiosa, non risulta nella seconda di copertina della Rassegna di


               (97)  Rassegna dell’Arma dei Carabinieri, anno XXXIV, n. 4, luglio-agosto 1986, pagg. 2-9.
               (98)  Il periodico riportava un articolo a firma di Michele Franzé sulla ricorrenza in questione.
               (99)  C. CERRINA, Lo stemma araldico, cit.
               (100) Rassegna dell’Arma dei Carabinieri, anno XXXIV, n. 6, novembre-dicembre, 1986, pag. 8. Il
                    generale Vitale avrebbe dato risalto all’opera del periodico anche nel corso della cerimonia
                    dell’anno successivo, Rassegna dell’Arma dei Carabinieri, anno XXXV, n. 6, novembre-dicembre
                    1987, pag. 4.
               (101) Rassegna dell’Arma dei Carabinieri, anno XXXVIII, n. 1, gennaio-marzo, 1990.

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