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Tribunale Militare di Roma, Dott. Marco De Paolis; il Presidente del Gruppo
Medaglie d’Oro, Gen. B. MOVM Umberto Rocca; dell’Associazione Nazionale
Carabinieri, Gen. C.A. Libero Lo Sardo e dell’Opera Nazionale di Assistenza
per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Cesare Vitale.
Il Comandante della Scuola, Generale D. Vittorio Tomasone, nel saluto
iniziale ha illustrato le attività dell’Istituto e presentato i Corsi in atto.
Rivogendosi agli Ufficiali frequentatori, ha detto: “Cari Ufficiali, cari ragazzi,
non avete bisogno di esortazioni. Voi sapete cosa fare. Voi state lavorando con
impegno alla vostra crescita umana e professionale, consapevoli del vostro
ruolo in una Istituzione vitale per il nostro Paese”.
Il Comandante Generale ha tracciato un quadro di ampio respiro sull’atti-
vità dell’Arma, indicando gli ultimi provvedimenti adottati. Rivolgendosi ai gio-
vani Ufficiali, ha detto loro: “Siete stati attentamente scelti, siete seguiti con
grande cura, avete straordinarie opportunità di studio e approfondimento cul-
turale, di fare esperienze mirate in ogni campo di interesse, avete quindi il dove-
re di applicarvi con ogni energia conservando e anzi rafforzando la Vostra fre-
schezza, fortezza e fermezza morale, i Vostri ideali, il Vostro entusiasmo, il
Vostro attaccamento all’Istituzione che vi ha accolti e ha piena fiducia in Voi”.
Il Ministro Pinotti ha sottolineato come la partecipazione di tante autorità
alla cerimonia sia la più concreta testimonianza dell’affetto degli Italiani verso i
Carabinieri. Ha poi ricordato come fu proprio il Presidente Mattarella, da Ministro
della Difesa, a volere 16 anni fa, con scelta saggia e lungimirante, che l’Arma fosse
elevata al rango di Forza Armata. Ha proseguito dicendo: «ho avuto modo di
esprimere in numerose occasioni il mio pensiero e la mia considerazione nei con-
fronti dell’Arma dei Carabinieri. Il filo conduttore della sua storia è sempre stato
quello di evidenziare il ruolo di “Istituzione e di presidio delle Istituzioni”, di
garanzia dell’ordine, della sicurezza e della tutela di tanti di quei diritti che tutti gli
italiani considerano ormai definitivamente acquisiti: libertà, democrazia, salvaguar-
dia della dignità umana, difesa dei più deboli, rispetto della legge».
Il Ministro, prima di dichiarare solennemente aperto l’Anno Accademico,
ha esortato i giovani Ufficiali affinché: «dai mesi passati in questa scuola, fino
al termine della vostra carriera possiate, al termine di ogni vostra giornata in
uniforme, dire, soprattutto a voi stessi, ricordando le parole di Salvo
d’Acquisto: il mio Dovere l’ho fatto».
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