Page 82 - La Musica e l'Arma
P. 82
82 La Musica e L'arMa La Banda aLL'estero (1916-1947)
Parigi, giugno 1934. La Banda dell’Arma dei Carabinieri sfila
sui Champs Élysées in occasione del 2° festival internazionale
di musiche militari organizzato in Francia.
Sullo sfondo si nota l’Arco di trionfo.
ne, contribuiva la “Marcia d’Ordinanza dei Carabinie-
ri Reali”, composta proprio in quegli anni da Cajoli. Un
brano corredato di versi cantati che, oltre ad accrescere
lo “spirito di corpo”, assumeva le caratteristiche di un ve-
ro e proprio inno militare celebrativo, capace di dipinge-
re l’identità e la storia dei Carabinieri. “Vogliam le ban-
dole”, ovverossia le bandoliere, diventarono così le parole
con le quali i musicisti portavano all’estero la loro Arma
e l’Italia. La Marcia li accompagnava ovunque e assu-
meva un forte valore identitario, ancor più nelle comme-
morazioni nazionali. Così accadde all’Altare della Patria,
quando nel 1920 la Banda scortò la Bandiera dell’Arma
che, in quell’occasione, ricevette la prima Medaglia d’O-
ro al Valor Militare e, l’anno successivo, quando sfilò con
il Milite Ignoto accompagnandolo nel suo ultimo viaggio.
Dentro e fuori dai confini nazionali, quell’inno divenne
uno dei segni distintivi dei Carabinieri, insieme alla sua
uniforme. I pennacchi bianchi e rossi dei carabinieri mu-
sicisti che suonavano marciando erano ormai entrati a
far parte dell’immaginario collettivo. Eccoli ancora sfila-
re nelle vie di importanti città estere sulle note dell’opera
di Cajoli: nel 1919 a Nizza, Cannes e Mentone, nel 1922
a Marsiglia.
Sotto la guida del Maestro Luigi Cirenei, allievo di