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      42    80 HO TANTA STORIA -  GLI OTTANT’ANNI DEL MUSEO



            del domani. Se nel 1908 l’idea Museo era già ma-     favore del progetto di costituzione del Museo fu
            tura, non lo erano i tempi per la sua realizzazione.  donata nel 1924 dal Comitato Centrale del Monu-
            Un susseguirsi di eventi straordinari distolse l’atten-  mento  Nazionale  al  Carabiniere,  presieduto
            zione e le risorse da quell’ambizioso progetto por-  anch’esso dal Generale Petitti di Roreto, nel frat-
            tandolo  al  conseguente  congelamento:  basti       tempo destinato ad altro incarico, un’importante
            pensare che sempre in quell’anno, pochi mesi dopo    somma di denaro affinché l’istituendo Museo po-
            la pubblicazione dell’articolo di Vittorio Gorini, vi  tesse usufruire delle risorse necessarie per il suo svi-
            fu il terribile terremoto che devastò Messina e Reg-  luppo e per l’occupazione di una prima decorosa
            gio e, solo tre anni più tardi, le Forze Armate af-  sede.
            frontarono la guerra italo-turca e organizzarono     Una raccolta di fondi fu avviata anche dal direttore
            l’azione militare nell’Egeo.                         della rivista “L’Arma fedele”, Carlo Mannucci, che
            Si  dovette  attendere  il  termine  della  Grande   nel numero del 1° gennaio 1924, raccontando di
            Guerra perché si potesse riprendere in considera-    come fosse rimasto colpito dalla visita concessagli
            zione quell’ormai lontano progetto. A schierarsi a   dal comandante della Legione Allievi Carabinieri
            favore dell’idea di Gorini ora si annoveravano più    Reali, il Colonnello Vittorio Gorini, al nascente
            numerosi e convinti sostenitori, tra i quali il più au-  museo storico, spiegava che affinché “il Museo Sto-
            torevole fu proprio il Comandante Generale del-       rico dell’Arma possa riuscire quel tempio e quel sa-
            l’Arma del tempo, Generale di Corpo d’Armata         crario  di  eroici  ricordi  che  l’Arma  Fedele  ha
            Carlo Petitti di Roreto. Altro grande sostenitore    superbo diritto di possedere e di aspettarsi, urgono
            dell’istituzione di un Museo dell’Arma dei Cara-     molti e molti denari”.  Proseguendo nel suo articolo
            binieri fu il Generale Ruggero Denicotti, autore-    il direttore, riservandosi di comunicare ai propri let-
            vole ufficiale e autore del saggio “Delle vicende    tori nei successivi numeri le modalità per poter ade-
            dell’Arma dei Carabinieri Reali, in un secolo dalla  rire alla raccolta, auspicava di riuscire a raccogliere
            fondazione del Corpo” elaborato negli anni in cui    entro la fine di quell’anno la cifra minima di cento-
            era comandante della Scuola Allievi Ufficiali Ca-    mila lire e annunciava una prima donazione di Lire
            rabinieri, istituto che aveva sede dalla sua istitu-  1000 offerta dalla Redazione e dall’Editore della
            zione nel 1906 in piazza Risorgimento a Roma,         sua rivista direttamente al Comandante del Gruppo
            proprio nell’edificio che sarebbe divenuto in futuro  Scuole e Legioni Allievi Carabinieri Reali, nonché
            la sede esclusiva dell’auspicato Museo.               futuro Presidente del Museo Storico dell’Arma, Ge-
            L’impulso all’iniziativa dato dal Generale di Corpo   nerale Palizzolo di Ramione.
            d’Armata Carlo Petitti di Roreto attivò finalmente    In effetti durante gli anni in cui Vittorio Gorini,
            le prime operazioni di ricerca e di acquisizione di   raggiunta la promozione al grado di colonnello, era
            cimeli, documenti e ricordi dell’Arma. Sempre in      divenuto il comandante della Legione Allievi Cara-
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