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PAGINE DI STORIA
VOLONTARIO SUL CARSO
Entrata in guerra l’Italia, d’Annunzio volle a
tutti i costi indossare nuovamente quell’uniforme
ferito ricevendo ben sei me-
di cavalleria che aveva vestito all’atto della
daglie al valor militare, di cui chiamata militare nell’ottobre 1889, quando e non cede alle continue
tre d’argento, oltre a una pro- lusinghe e offerte di ricono-
era stato arruolato nei cavalleggeri di Ales-
mozione per meriti di guerra, sandria. Ora la sua fama gli consentiva di scimenti dalla dubbia limpi-
una croce di guerra ed otto inviare una lettera al Presidente del Consiglio dezza. È consapevole dei
encomi solenni. deliri oratori di d’Annunzio e
Antonio Salandra con cui minacciava di ucci-
L’intesa con d’Annunzio non dersi se non gli fosse stato consentito l’arruo- continua a svolgere in modo
sarebbe stata semplice. indipendente il suo lavoro. E
lamento e di partire per il fronte, «…Io non
Scrisse in un suo rapporto sono un letterato dello stampo antico in papalina mentre il Vate lo ringrazia di
all’indomani dell’arrivo dei e pantofole. Io sono un soldato». All’età di 52 «purificare la città dagli in-
legionari: «Occupata Fiume da trusi», in realtà i Carabinieri
anni, è dunque richiamato in servizio nei Lan-
d’Annunzio, questi affidava ai cieri di Novara e diviene il Tenente più anziano sono ben più impegnati a far
Carabinieri Reali il compito del fronte agli eccessi ed alle li-
delle Forze armate, assegnato al quartier
mantenimento dell’ordine in un generale di Emanuele Filiberto, Duca d’Aosta, cenze degli arditi, dei soldati
momento torbido per l’affluire comandante della III Armata. Nell’autunno e dei legionari. La città, in-
tumultuoso di reparti e di per- fatti, pian piano si trasforma
del 1916, partecipa alle operazioni che devono
sone isolate, non controllate da portare alla conquista di Trieste. La sera del 1° in un luogo ove il libertinag-
alcuno […] Associandosi alla gio trova la sua graduale af-
novembre le truppe italiane sfondano il fronte.
impresa, però, i carabinieri in- Il Maggiore Giovanni Randaccio guida i suoi fermazione. Giordano Bruno
tesero di concorrere al tentativo Lupi di Toscana verso i reticolati ed i fossati Guerri - nella sua biografia
di salvare la generosa città e ciò “d’Annunzio l’amante guer-
alla conquista delle importanti posizioni sul
per il bene della Patria e del Veliki e sul Pecinka. Con lui c’è d’Annunzio riero” ed. Mondadori – de-
Re». Sebbene l’intendimento scrive il clima della stagione
che, dopo aver incitato i soldati all’amor di
dei Carabinieri qui appaia Patria, si lancia con la truppa, e al fanco del- fiumana al suo apogeo: “auto-
chiaro, ad una settimana dal- l’amico Randaccio, all’attacco del Veliki, per rizzati a ogni forma di
l’ingresso in città di d’An- trasgressione, i legionari realiz-
lui “tetra montagna”. La sera del 3 novembre la
nunzio, Vadalà e i suoi Brigata Toscana occupa anche le trincee del zarono in quei mesi di disordi-
carabinieri sottoscrissero un nata euforia aspirazioni che,
Dosso Faìti abbandonate dagli austriaci che
giuramento di fedeltà alla avevano ripiegato su posizioni più arretrate. mezzo secolo dopo, avrebbero
causa di Fiume, per l’onore e la inseguito i sognatori rivoluzio-
gloria d’Italia. Vadalà, tuttavia, nari del sessantotto […] A buon
era anche segretamente in contatto con il Generale Ca- diritto d’Annunzio poté entusiasmarsi per avere plasmato
viglia, nominato dal Governo Commissario Straordi- la sua città ideale […] Il trionfo esistenziale dei legionari
nario per la Venezia Giulia, poi a capo delle operazioni era garantito da una specie di immunità che l’assenza di
per la liberazione di Fiume culminate con il Natale di norme morali rendeva, più che lecite, quasi auspicate […]
sangue. In realtà, dunque, l’Ufficiale dell’Arma operava Molti legionari si drogavano, alcuni andavano in giro nudi
sottotraccia in favore del Governo sfruttando la sua po- per la città, orge e pratiche omosessuali erano comuni quanto
sizione di privilegio a Fiume e la fiducia che gli annet- frequenti […] il tratto dominante era la sfrenatezza, un
teva d’Annunzio. contagio che esaltò tutti in un’eccitazione collettiva”.
E dunque Vadalà non cade nel tranello della vanagloria Il Capitano Vadalà ed i suoi Carabinieri hanno dunque
12 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO IV