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PAGINE DI STORIA
Sentiva
profondamente
Tuttavia, nonostante le iniziali impressioni sulla sua
nuova sede di servizio non potessero definirsi entusiastiche, il proprio ruolo
in brevissimo tempo, grazie al suo carattere generoso e
leale, era riuscito a creare un vincolo strettissimo tra lui, di comandante di
giovane maresciallo, e gli abitanti di Forno.
Ciro era consapevole di cosa rappresentava il suo ruolo
di comandante di Stazione per quella piccola comunità, Stazione e di garante
fatta per lo più da cavatori delle vicine miniere di marmo
e da semplici massaie. Egli non solo rappresentava in della sicurezza
paese il garante della legalità, dell’ordine e della sicurezza
ma era sentito affettuosamente dagli abitanti di Forno
come il loro angelo protettore, colui che avrebbe fatto di della popolazione.
tutto pur di difenderli da ogni sopruso o ingiustizia.
A rendere ancora più saldo quel legame contribuirono Consapevole
gli occhi neri di una ragazza, Anna Pegollo, incrociati
durante una recita dei bambini dell'asilo nell'antico
edifico della Filanda. Ciro si innamorò perdutamente e di esporsi al rischio
dal matrimonio con Anna nacquero Maria Luisa nel
1941 ed un anno dopo Enrico Adamo. della vita tentò
Nonostante i tempi fossero duri per tutti, la vita scorreva
abbastanza tranquilla a Forno. Ciro era ben voluto e ri- di opporsi alla
spettato dai suoi concittadini. La guerra che coinvolgeva
tutta l'Europa sembrava non riguardare quel piccolo
posto. Ma le cose cambiarono repentinamente. rappresaglia contro
I tedeschi, costretti alla ritirata dalle forze angloamericane
si apprestarono a difesa sulla “linea gotica” nel tentativo i cittadini inermi
di arrestare l’avanzata alleata. Forno, come tutta la
provincia Apuana, fu investita in pieno dalle operazioni
militari. Molti giovani, per nulla disposti ad accettare le anno, inizia a circolare insistentemente l’infondata notizia
prepotenze dell'invasore e per sfuggire alla chiamata alle di un imminente sbarco alleato tra Viareggio e Marina
armi del regime collaborazionista di Salò, andarono a di Carrara. Per le formazioni partigiane toscane era il se-
rinfoltire le bande partigiane sui vicini monti Apuani. gnale tanto atteso per liberare il suolo patrio dall’oppressore
La resistenza alle truppe tedesche fu determinata e in- nazista. Il piano stabilito prevedeva l’occupazione di
fiammò tutto il primo semestre del 1944. In questa fase Forno per farne un’avamposto da utilizzare per successive
incerta e caotica, il Maresciallo Siciliano riuscì a guidare azioni verso la città di Massa a sbarco avvenuto. Tra il 7
i suoi carabinieri con diligenza ed equilibrio. e il 9 giugno, uomini della formazione partigiana
Di certo provava simpatia per i partigiani ma il suo “Mulargia” entrarono in azione. Scesero dai monti e oc-
lavoro era finalizzato solo ed esclusivamente alle necessità cuparono l’intero paese, compresa la caserma dei Carabinieri
della popolazione residente nel territorio posto sotto la ove stabilirono il loro comando. L'avamposto conquistato
sua giurisdizione. Ai primi di giugno di quello stesso venne dichiarato “Repubblica libera di Forno”. Le azioni
26 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO III