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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA
Carabinieri
nel
Dodecaneso
di RAFFAELE GESMUNDO
ella Sala delle missioni all’estero e degli un vero e proprio pegno per indurre l’Impero Ottomano
impieghi nei teatri operativi del Museo ad accettare la perdita di parte del suo territorio libico
Storico dell’Arma dei Carabinieri è esposta e i termini della trattativa di pace così come dettati
N la Grande Uniforme da Carabiniere ag- dall’Italia.
giunto in servizio nelle isole dell’Egeo, testimonianza Nell’ottobre del 1912 a Losanna, con il Trattato di
della presenza degli uomini dell’Arma nel Dodecaneso. Ouchy, venne stabilito che nel processo di ristabilimento
Il 5 maggio 1912 iniziò l’occupazione italiana di Rodi della pace fra Italia e Impero Ottomano, i territori
e delle altre isole dell’arcipelago (Coo, Calino, Simi, della Tripolitania e della Cirenaica sarebbero dovuti
Lero, Piscopi, Nisiro, Patmo, Calchi, Lisso, Caso, Scar- essere liberati dalle truppe della Turchia, che in cambio,
panto e Stampalia) da parte di un Corpo di Spedizione avrebbe nuovamente avuto il controllo delle isole del
guidato dal Maggior Generale Giovanni Ameglio. Dodecaneso, ritenute dalla Turchia stessa di primaria
L’operazione era stata voluta dal Governo in un’ottica importanza strategica sia per la particolare posizione
strategica più ampia, legata alle operazioni di conquista geografica sia per sottrarle ad una successiva occupazione
della Tripolitania e della Cirenaica durante la guerra da parte della Grecia.
Italo-turca del 1911. L’occupazione di Rodi e delle Il mancato rispetto dei termini del trattato di Ouchy
altre isole appariva funzionale a tal progetto, costituendo da parte della Turchia, che rallentò l’evacuazione delle
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