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“È fondamentale mantenere delle zone
permeabili definite «filtro», che mitighino
la contaminazione.” – spiega Laura Passa-
tore, ricercatrice presso CNR - Istituto di Ri-
cerca sugli Ecosistemi Terrestri (IRET) – “L'in-
frastruttura verde può migliorare
notevolmente la qualità del corso idrico.
Abbiamo notato che la piantumazione dei
pioppi, utili per la fitodepurazione dei suoli,
ha un effetto positivo sulla qualità delle ac-
Foto C. Angelici que e dell'aria. Questi infatti sono in grado
di assorbire CO e polveri sottili. Le loro ra-
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dici inoltre possono intercettare l’acqua in
esubero nel suolo e smaltirla.”
L’airone bianco popola le sponde AUTORITÀ DI BACINO E ASSOCIAZIONI
del “Biondo Fiume”. Oltre agli istituti di ricerca, sono le organiz-
zazioni ambientaliste e la stessa Autorità di
Carabinieri Forestali durante il
campionamento delle acque del fiume. Bacino i principali enti promotori che
stanno cercando di spendere risorse ed
energie per la salvaguardia del fiume e per
Foto A. De Taddei segretario Generale dell'Autorità di Bacino
la sua rivalorizzazione. Erasmo D’Angelis,
Distrettuale dell'Appennino Centrale, rac-
conta quanto segue “Nel Tevere si rispec-
chia tutto: l’efficacia del buon governo e
della macchina amministrativa, ma anche il
rispetto e il senso civico dei cittadini. Il
fiume oggi è in fase di recupero di natura-
lità, ma ha bisogno di cure e controlli co-
stanti. Noi, come Autorità di Bacino, ab-
biamo proposto di farlo diventare un Parco
Nazionale. Nell’analisi di tutto il percorso
abbiamo riscontrato che, su 405, sono solo
60 i chilometri urbanizzati e che sono pre-
senti 18 Aree Protette, tra Parchi e Riserve.
Per quanto riguarda il tratto passante per
Roma, la situazione è complessa: le ban-
chine sono in condizioni di degrado e le
sponde non manutenute. Questo deve
cambiare e noi ci stiamo adoperando per
portare il cambiamento. Bisogna ricostruire
un rapporto sano tra noi e il Tevere. Biso-
gna riscoprire il fiume, renderlo più sicuro,
più pulito e soprattutto viverlo.” E della ri-
valorizzazione del Tevere si sta occupando
anche l’organizzazione Marevivo, che da
trent’anni opera lungo le sue sponde. I pro-
getti portati avanti da questa organizza-
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