Page 7 - Forestale N. 88 settembre - ottobre 2015
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AMbieNte / Sicurezza agroalimentare
APi CoMe “riLeVAtori
AMbieNtALi”
Api investigatrici: la missione possibile
per le indagini della Forestale sui campi transgenici
di Gianluca baiocchi
ià da diversi anni si conosce l’importanza zione di una centrale a carbone. Nel 1983 Stefano
dell’ape come rilevatore ambientale per Fornaciari e Bruno Cavalchi, della USL 9 di
valutare i livelli di contaminazione dovuti Reggio Emilia, tramite l’analisi di api vive e
G a diversi inquinanti. Infatti, in ordine cro- morte, propoli, miele e polline, riuscirono a valu-
nologico possiamo ricordare che nel 1935 tare inquinamenti da piombo e fluoro.
Jaroslav Svoboda, dell’Istituto di Apicoltura di Precedentemente, nel 1980, grazie ai finanzia-
Libcice, nei pressi di Praga, evidenziò gli effetti menti dell’Assessorato all’Ambiente di Forlì,
negativi degli inquinanti industriali sulle api che erano iniziati gli studi per l’impiego dell’ape come
bottinavano nei territori industrializzati di Trinec rilevatore per l’inquinamento da pesticidi.
(Repubblica Ceca). Qualche anno dopo, lo stesso Il gruppo di ricerca del professor Celli,
scienziato evidenziò un aumento dello Sr90 nelle dell’Istituto di Entomologia dell’Università di
api e nei loro prodotti, imputabile, probabilmen- Bologna, effettuò numerosi rilevamenti negli
te, ad esperimenti nucleari fatti in quel periodo. anni fra il 1983 e il 1986, evidenziando 581 casi
Negli anni ’70 Jerry Bromenschenk (Università di elevata mortalità negli alveari. Le analisi svolte
del Montana ) notò alti livelli di fluoro (residuo di in seguito presso l’USL di Rimini permisero di
combustione del carbone) nelle api dopo l’attiva- rintracciare le molecole responsabili. Dal 1991 ad
oggi, nell'area a Nord-Est di Bologna, viene con-
dotta una campagna di monitoraggio per i
pesticidi, i radionuclidi ed i metalli pesanti con
l'impiego dell'ape come indicatore biologico, che
ha interessato i comuni di Bologna, Castenaso,
Granarolo ed Ozzano.
Dal 2010 a tutt'oggi, il Corpo forestale dello
Stato ha ritirato dal mercato nazionale migliaia di
confezioni di preparati a base di propoli e sco-
perto frodi sul miele biologico. Il personale della
Forestale, grazie ad un'attenta attività investigati-
va ed approfondite analisi, ha scoperto che
alcune partite di preparati a base di propoli, quali
perle e soluzioni idroalcoliche, erano contamina-
te da acaricidi non consentiti dalla legge. In
particolare, la Forestale ha riscontrato una con-
centrazione di chlorfenvinfos e di coumaphos fuori
norma. Per di più, uno dei due acaricidi, il chlor-
fenvinfos è una sostanza liposolubile vietata in
Europa dal 2003.
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