Page 6 - Forestale N. 88 settembre - ottobre 2015
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no essere utilizzati, in deroga, per i test di labora-
torio.
La maggior parte degli altri paesi ottiene quindi
ordine e igiene uccidendo gli animali, nella fre-
quente assenza di anagrafi canine unitarie che ne
permettano il ritrovamento. Ma sarebbero pro-
prio i cittadini di queste civili nazioni che,
curiosamente e da decenni, farebbero a gara per
adottare, a centinaia di migliaia l’anno, cani e gatti
provenienti dall’Italia, come pure da Spagna,
Turchia, Grecia, Romania. Eppure, visitando
Germania, Svizzera, Austria, Belgio, Svezia,
Francia, non si nota il conseguente accumulo dei
nostri meticci sciancati, ma s’incontrano al guin-
zaglio tanti esemplari delle razze autoctone.
Perché mai, infatti, i cittadini stranieri dovrebbe-
ro sgomitare per accogliere a frotte anche
soggetti malati di leishmania, ciechi, tripodi, individuare il reato: maltrattamento, uccisione di
paralizzati, pagando per accaparrarseli fra 150 e animali? O piuttosto associazione a delinquere,
400 euro? Su siti stranieri, non di rado inaccessi- traffici, truffa ai danni dei contribuenti?
bili dall’Italia, con la scusa del rimborso spese Nel 2006, grazie al coraggio di una minuscola
sono posti in vendita i nostri randagi, provenien- associazione locale e alla valorosa competenza
ti da canili municipali, rifugi convenzionati o della P.M. Maria Cristina Gargiulo, della Procura
privati. Per loro, ancor prima, di partire, si sono di Napoli, si individua l’operato di una “associa-
svolte raccolte fondi, e diversi comuni concedo- zione criminosa” che da un canile campano, invia
no addirittura un contributo una tantum i randagi in Germania. “La fondazione riceveva boni-
(400-500 euro) all’associazione che si occuperà di fici internazionali con cadenza regolare per importi che
dislocarli altrove. raggiungevano anche i 10.000 euro (euro 3.500 il 09-
Quanti denari, insomma, stanziati a monte o 06-2006, euro 5.000 il 28-06-2006, euro 2.000 il
donati per il presunto benessere di animali che 30-06-2006, euro 10.000 il 22-08-2006)”. Il proces-
seguitano a moltiplicarsi, visto che ben poche Asl so vede imputati di gravi capi d’accusa i cinque
adempiono al dovere della sterilizzazione. gestori del canile e due veterinari della locale Asl,
Dove finiscono allora tutti gli esemplari che ogni ma è in via di prescrizione.
mese, ogni settimana, partono verso ipotetiche
soluzioni fuori regione, oltreconfine? Ci si può
formare un’idea assai parziale del numero di cani
in uscita attraverso i registri delle Asl, contando
le richieste di passaporti delle associazioni espor-
tatrici più conosciute o da parte dei nomi più
ricorrenti, visto che essi soggiacciono all’obbligo
di microchip e documenti per l’espatrio, su cui
però non viene certo indicata la la destinazione
finale. Mentre i gatti, non censiti, scompaiono
senza neppure una documentazione di facciata.
Senza dubbio esiste un vuoto normativo in seno
all’UE, che a differenza degli animali da macello, il
cui trasporto è regolamentato, affida la tratta dei
soggetti d’affezione all’inutile Traces. E per gli even-
tuali inquirenti, che faticano a contare sulla
collaborazione degli altri Paesi, è persino arduo
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