Page 4 - Forestale N. 76 settembre - ottobre 2013
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Il Forestale n. 76 60 pagine 8-10-2013 17:45 Pagina 5
AMBIENTE / Spiritualità
NON SIAMO I
PADRONI DELLA NATURA
Sui sentieri delle Dolomiti i Forestali incontrano un inedito
Don Ciotti che parla della collaborazione con Libera e
dell’importanza delle montagne e dei boschi
di Paola Favero
n’alba meravigliosa, tinta dei colori dei Monti Pallidi, saluta don Luigi Ciotti che sta lasciando
il “suo” Cadore per tornare a Torino. È il commiato delle montagne, che nel suo libro “Salire
per scendere” don Luigi ha descritto con tutta la loro armonia, bellezza e meraviglia, dicendo
U “Dio ha usato tutta la sua fantasia per creare le montagne”, ma ricordando anche la loro
importanza per l’uomo, come quando scrive: “Sì, perchè la montagna aiuta a pensare. Mi aiuta, come
aiuta coloro che la capiscono e la amano, e che sanno ascoltarla nel silenzio ed essenzialità della sua
anima”.
Silenzio ed essenzialità che abbiamo ricercato tra foreste e crode, ma anche tra la gente di montagna
che ne conserva i valori più autentici, nei pochi giorni in cui abbiamo avuto il privilegio di accompa-
gnare don Luigi a camminare tra le montagne che tanto ama, nella sua Terra natale, per attingere un
po’ di riposo ma soprattutto tanta forza ed energia per scendere di nuovo in mezzo ai poveri e ai per-
seguitati, per lottare contro ingiustizia e mafia.
Abbiamo iniziato dalla grande antica foresta di Somadida, nella Riserva naturale orientata gestita dal-
l'ufficio biodiversità di Vittorio Veneto, dove don Luigi ha conosciuto i forestali che lavorano per
conservare tanta bellezza ma soprattutto per trasmetterla e comuni-
carla agli altri, attraverso gite guidate, educazione ambientale,
mostre ed esposizioni ed anche la biblioteca del bosco, dove la
cultura esce dai libri per diventare albero ed acqua, condivisio-
ne profonda con la natura che ci circonda ed i suoi valori,
tradotti per noi da grandi scrittori come Jan Giono e il
suo “L’uomo che piantava alberi”, dove si dice: “Quando
penso che un uomo solo, ridotto alle proprie semplici
risorse fisiche e morali, è bastato a far uscire dal deserto
quel paese di Canaan, trovo che, malgrado tutto, la con-
dizione umana sia ammirevole”.
Dalla Foresta il cammino ci ha poi portati sulle crode,
prima al laghetto glaciale del Sorapìs, piccolo gioiello di
bellezza, poi al rifugio Città di Carpi, nel gruppo dei Cadini
di Misurina, dove è stato bello l’incontro con una delle
figure più presenti nell'estate delle nostre Dolomiti, il
gestore del rifugio, con il suo patrimonio di cono-
scenze e la sua generosa ospitalità. C’è stata poi la
passeggiata nella dolce Val Visdende, dove anche
papa Wojtyla è stato accolto e ha celebrato l’eu-
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