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antibracconaggio
UN ANNO A TUTELA
DEL NOSTRO PATRIMONIO
FAUNISTICO
Il Corpo Forestale dello Stato sempre più impegnato nella lotta
al bracconaggio: positivo il bilancio 2003 con le operazioni “Adorno”,
“Palmarola” e “ Pettirosso”
N el corso del 2003, come oramai avviene ogni modo le aree in cui più forti sono gli interessi economici
Il fenomeno interessa tutta la Penisola, in particolar
anno in modo più sistematico dall’entrata in vi-
gore della legge sulla caccia del 1992, il Corpo legati all’attività venatoria. È il caso delle Prealpi lom-
Forestale dello Stato ha svolto con la consueta e ricono- barde con le vallate del Bresciano e del Bergamasco do-
sciuta professionalità le attività di prevenzione e repres- ve vengono catturati piccoli uccelli migratori con l’uso
sione dei reati legati al fenomeno del bracconaggio sul di vischio, trappole, reti e archetti; la fascia prealpina del
territorio nazionale. Friuli Venezia Giulia per la cattura di migratori; l’area ve-
L’attività antibracconaggio rientra fra i compiti sto- neta del delta del Po, dove si segnala un rilevante abbat-
rici del Corpo Forestale, chiamato a vigilare sulle ban- timento di migratori e svernanti. Nelle regioni centro-me-
dite di caccia, sulle riserve esclusive di caccia dei re- ridionali la pratica della caccia fuori legge è particolar-
gnanti ed in generale nelle aree “protette”. mente diffusa nel Lazio, in Campania (in particolare nella
Archivio CFS
L’attività antibracconaggio rientra fra i compiti storici del Corpo Forestale, chiamato un tempo a vigilare sulle bandite di caccia, sulle riserve esclusive di
caccia dei regnanti ed oggi nelle aree naturali protette.
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