Page 6 - n_8
P. 6
politica forestale
Il suolo come “carbon sinks” centrazione di
Va ricordato poi il ruolo della CO2 su piante
sostanza organica nel terreno come singole o gio-
“sink” – accumulo – di carbonio vani alberi G. Castiglia - Ag. ECOFOR - CFS
altrimenti disperso in atmosfera allevati in vaso
come CO2. È stato calcolato (Prof. o direttamente
Sequi, Istituto per la Nutrizione nel terreno,
delle Piante) che l’aumento dello ancora scarse e
0,11 % di sostanza organica nel incerte sono le
suolo (i terreni in buona fertilità conoscenze
dovrebbero essere dell’ordine sulla risposta
dell’1,5-2%) equivale a fissare di alberi adulti
e soprattutto di
nello stesso una quantità di CO2
corrispondente alle emissioni com- comunità ed
plessive dell’intera nazione italiana ecosistemi
per un anno. forestali. Montenero (RI) - Roverella
• Non è stato
Le pratiche di fertilizzazione orga-
ancora dimostrato un effetto fer- • Le evidenze sul controllo clima-
nica, così come il mantenimento di
tilizzante della CO2 sugli ecosi- tico delle variazioni di CO2 nel-
suoli forestali maturi e profondi
stemi forestali. Le indagini di l’atmosfera rispecchiano il con-
(ricchi di humus), consentono di
vari autori a livello dendroecolo- cetto più generale che sono le
mantenere ed aumentare il tenore foreste a risentire delle variazio-
in sostanza organica del suolo, gico negano questo effetto. Un ni climatiche sia a livello di
mentre il loro abbandono, le prati- aumento della CO2 non porte- macroscala che di mesoscala e
che di disboscamento o la cattiva rebbe necessariamente ad un non viceversa (gli effetti dei
gestione forestale determinano, aumento della biomassa. cambiamenti climatici e dell’in-
viceversa, per la progressiva mine- • Allo stato attuale delle conoscen-
ze, appare azzardato fissare delle quinamento atmosferico influen-
ralizzazione della sostanza organi-
“quote”, scientificamente valida- zano lo stato di salute e la fun-
ca, un trasferimento netto di carbo-
te di assorbimento di CO2 da zionalità degli ecosistemi fore-
nio sotto forma di CO2 dal suolo
parte delle foreste da inserire nei stali e non viceversa).
all’atmosfera.
bilanci delle riduzioni di emis- • È importante restituire humus ai
sione previsti dal Protocollo di suoli attraverso pratiche agricole
Considerazioni
Kyoto e approvate dall’accordo e forestali sostenibili. Un dre-
• Sicuramente piantare alberi con- di Bonn. Le quote sono fissate naggio progressivo di sostanza
tribuisce a migliorare il clima, solo su base politica, secondo organica dal sistema agroam-
ma non può essere considerata criteri di larga stima derivanti bientale porta all’insterilimento
una strategia sostitutiva di una dagli inventari forestali che progressivo del sistema agrico-
reale politica di riduzione delle possono dare informazioni solo lo-forestale innescando pericolo-
emissioni nocive e di messa a ipotetiche e di larga stima. si processi di desertificazione.
punto di tecnologie pulite. • Non è proponibile il campiona- • Bisogna porre attenzione a
• Occorre maggiore chiarezza mento della capacità di assorbi- quali specie utilizzare nelle
sulla definizione di bosco e fore- mento della CO2 da parte degli opere di imboschimento e rifore-
sta adottata nel testo dell’accor- ecosistemi forestali con metodi stazione utilizzando esclusiva-
do di Bonn e sulle superfici strumentali basati su pochi punti mente specie autoctone e possi-
minime. Infatti in base al testo e interpolando i dati per dare bilmente di provenienza locale
può essere considerata foresta risultati più generali: la variabi- per non dare vita a fenomeni di
2
un’area di 500 m con una lità morfologica del territorio e inquinamento genetico e di per-
copertura di alberi del 10% (cal- quella strutturale e compositiva dita di biodiversità.
colando la sola chioma bastereb- delle foreste e dei suoli sono tali
be anche un solo albero). che occorre una rete di apparati L’importanza delle foreste
• Non è ancora ben definito in di rilevamento incredibilmente vetuste
termini quantitativi il ruolo fitta per ottenere dei dati attendi- Innanzitutto, anche se non risulta
delle foreste nel ciclo del carbo- bili. I soli metodi attualmente possibile quantificare l’assorbi-
nio. Studi isolati come quelli accettabili sono, probabilmente, mento di carbonio da parte delle
condotti dall’Università di quelli inventariali basati su rilie- foreste, occorre proteggere e con-
Viterbo andrebbero approfonditi vi dendroecologici diffusi e servare i cosiddetti boschi vetu-
e completati soprattutto a livello periodici (anche in questa ottica sti. Infatti, in tal modo viene
ecosistemico. il CFS sta avviando la predispo- garantito lo stoccaggio del carbo-
• Se è relativamente meglio cono- sizione del secondo Inventario nio per tempi molto lunghi. Allo
sciuto l’impatto dell’alta con- Forestale Nazionale). stesso tempo, i boschi vetusti pos-
6