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aree protette
una giornata di nebbia, salire per una o due ore nella ca- cento anni fa su tutte le sponde del Mediterraneo, que-
ligine, e poi sbucare sui nevai inondati di sole che con- sto magnifico avvoltoio è diventato sempre più raro nel
ducono alla cima è una delle emozioni più belle del- Novecento, ed è oggi presente in Spagna, in Croazia e
l’Appennino invernale. in Grecia. In Italia gli ultimi nuclei autoctoni sono con-
Chi non vuole sobbarcarsi questa fatica può cimentar- centrati nel nord-ovest della Sardegna, tra Bosa e Ca-
si in una comoda passeggiata sulle strade sterrate che po Caccia.
collegano Massa d’Albe con Fonte Canale e Rosciolo, Dopo un periodo di acclimatazione in voliera, i primi
o ammirare il massiccio dal Faro e dall’Anfiteatro di uccelli sono stati liberati nel 1994. Oggi i grifoni che
Alba Fucens, la più famosa città antica della Marsica. nidificano sulle rocce del Muro Lungo e del Velino so-
Ma il Velino non è soltanto una mèta o uno sfondo per no una cinquantina. Avvistarli è facile, nelle ore più cal-
escursioni e scampagnate. Il massiccio, negli ultimi an- de del giorno, da tutti i sentieri dell’area protetta. Ai pie-
ni, è stato teatro di un paziente lavoro di restauro am- di della montagna, il nuovo Centro Visitatori dell’area
bientale compiuto dal Corpo forestale dello Stato. Ri- protetta consente di saperne di più sul grifone e sulla
sale al 1987, infatti, l’istituzione da parte del neonato natura della terza montagna d’Abruzzo.
Ministero per l’Ambiente (all’epoca gestito da un fo-
restale “doc” come Mario Pavan) della Riserva Natu- STEFANO ARDITO
rale Monte Velino che si estende su
3.550 ettari.
Il primo scopo dell’area protetta era di
bloccare il degrado del massiccio, mi-
nacciato dalla funivia che avrebbe do-
vuto collegare Forme con le piste del-
la Magnola. Fin dall’istituzione della
Riserva, però, sono state avviate ini-
ziative a difesa degli animali e delle
piante.
Dopo aver limitato l’accesso nelle zo-
ne di nidificazione dell’aquila (la Val-
le Maielama e la Valle di Teve), alcu-
ni sentieri sono stati chiusi per limita-
re i danni alla delicata flora dei
ghiaioni. Poi si è provveduto alla rein-
troduzione del cervo, la cui consi-
stenza sfiora oggi il centinaio di esem-
plari. S. ARDITO
A partire dal 1993, invece, è stato in-
trodotto sul Velino il grifone. Diffuso Escursionista sul Velino
IL VELINO IN PRATICA
• La Riserva Naturale Monte Velino si raggiunge comodamente da Magliano de’Marsi (dov’è il Centro Visi-
tatori) e dall’omonimo casello dell’A25. A piedi si può arrivare anche da Forme, da Cartore o dal Piano di
Pezza.
• La zona pedemontana può essere visitata tutto l’anno, gli itinerari per la cima sono privi di neve e di diffi-
coltà da maggio a ottobre. L’accesso alla Valle Majelama e alla Valle di Teve è vietato da gennaio alla pri-
mavera.
• Informazioni sulla Riserva possono essere richieste al Comando stazione forestale di Magliano de’ Mar-
si/bis - tel.e fax 0863.517297.- Ufficio Foreste Demaniali Castel di Sangro - tel.0864.845938.Per le escur-
sioni sono utili la guida A piedi sul Sirente Velino (Edizioni Iter, 1994) e la carta Velino-Sirente edita dal
Club Alpino Italiano.
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