Page 6 - Calendario 2005
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L    a matina appresso,passando davanti alla chiesa,notò il



                                         carro funebre e due corone.S’informò e seppe che era morta per
                                      un improvviso attacco di cuore,a sittant’anni passati,Marta
                                        Barbaro,una fimmina che lui mai aviva accanosciuto di pirsona in
                                         quanto abitava,col marito Francesco inteso Ciccino,in una di
                                           quelle casuzze foramano,irraggiungibili d’inverno e
                                            poco praticate d’estate.Ciccino,che aviva una grossa
                                             mandria di pecore e quindi non se la passava
                                          tanto malo, non scinniva quasi mai in paisi.
                    Chiuso e scorbutico,non aviva amici e il fatto che dal matrimonio non erano vinuti figli aviva
            accentuato i lati certo non gradevoli del suo carattere.ABelcolle aviva un cognato,Pietro,che si era maritato con
            Gasparina,sorella di quattro anni più picciotta di lui,ed era l’unica pirsona di tutto il paisi col quale scangiava qualchi
            avara parola.Questo era tutto quello che il maresciallo sapiva della coppia.Gli parse però giusto aspittare sul sagrato la
            fine della cerimonia e quanno la cassa venne messa supra il carro,andò a stringere la mano a Ciccino.E mentre notava
            che il vidovo aviva l’occhi perfettamente asciutti,contemporaneamente liggì in fondo a quell’occhi stessi una sorta di
            taliata d’armalo ferito,uno stupito dolore come peraverdovuto patire una
            punizione incomprensibile.E si rese macari conto che Ciccino,a malgrado che
            lui fosse in divisa, non l’aviva manco raccanosciuto, gli aviva stretto
            meccanicamente la mano,la testa persa altrove,darrè i suoi pinseri.
            “Povirazzo!”-lo compatì il maresciallo mentre andava verso la Stazione.Quella
                                                                                   1 M s. Verdiana
            morte di sicuro viniva a sconvolgergli l’esistenza.Non si passano più di
                                                                                   2 M s. Cornelio
            quarant’anni,notte e giorno,‘nzemmula a un’altra pirsona e doppo,            Presentazione di Gesù
            all’improviso,non si può restare soli nella solitudine di una casa solitaria come  3 G s. Biagio
            se niente fosse capitato.Tutte le sue abitudini di necessità sarebbero state  4 V s. Andrea Corsini
                                                                                   5 S s. Agata
            stravolte,cangiate,aggiungendo sofferenza a sofferenza,pirchì spesso le  6D s. Dorotea
            abitudini possono addivintare forza e conforto.E il maresciallo,che era  7 L s. Riccardo
            scapolo,l’accanosceva benissimo il valore delle abitudini.In fondo,si spiava  8 M s. Girolamo Emiliani
                                                                                   9 M s. Apollonia - Le ceneri
            certe volte quanno pinsava alla sua vita,non è vero che non ti sei voluto  10 G s. Scolastica
            maritare perché avevi scanto di doverrinunziare alle tue abitudini?E a questa  1 1 V  Beata Vergine
            domanda non dava mai risposta.Della morte di Marta Barbaro ne risentì        di Lourdes
                                                                                  12 S s. Damiano
            parlare doppo una simanata,mentre si trovava nel salone di Pasqualino il
                                                                                  13 D ss.Fosca e Maura
            varberi.Ogni quinnici giorni immancabilmente il maresciallo si faciva dare da  14 L s. Valentino
            Pasqualino una ripassata ai capelli:a parte il fatto che gli piaciva essere  15 M s. Severo
                                                                                  16 M s. Giuliana
            sempre in ordine (la varba  se la faciva tutte le matine col rasoio a mano,se era
                                                                                  17 G ss. Sette Fondatori
                               costretto a restare con la varba longa si sentiva malato),  18 V s. Flaviano
                                 il salone era una gran miniera di notizie.       19 S s. Mansueto
                                                                                  20 D s. Ulrico
                                  Era giornalmente frequentato dal professorLumia e
                                                                                  21 L s. Eleonora
                                   dal geometra Albanese,quasi ottantini,che      22 M s. Margherita
                                     passavano ore e ore a intrattenersi coi clienti di  da Cortona
                                                                                  23 M s. Policarpo
                                      Pasqualino e che,immancabilmente,erano
                                                                                  24 G s. Sergio
                                      sempre fra loro in totale disaccordo su     25 V s. Cesario
                                      qualsiasi cosa.“La sa la novità, maresciallo?”-  26 S s. Alessandro
                                                                                  27 D s. Gabriele dell’Addolorata
                                      esordì il geometra Albanese. “No. Quale
                                                                                  28 L s. Romano
                                     novità?” “Due giorni appresso il
                                     funerale di Marta Barbaro, la sorella
                                 di Ciccino, accompagnata dal marito, è
            andata a trovarlo per vidiri come stava”. “Embè?” “Non li ha voluti
            ricevere. Non c’è stato verso. Ha detto che non voli vidiri a
            nisciuno. Hanno parlato col picciotto che bada alle pecore e
            macari lui ha detto che Ciccino gli da’ ordini attraverso la
            finestra mezza chiusa”. “Mischino!”-intervenne Pasqualino-
            “Mi fa una pena!”. “Non riesce a elaborare il lutto”- fece il
            professore Lumia che parlava sempre come un libro
            stampato. “E ti credo!”- disse il geometra trovandosi
            una volta tanto d’accordo col professore -“Marta è
            stata l’unica pirsona al mondo alla quale Ciccino ha
            voluto tanticchia di bene!”
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