Page 26 - Calendario 2005
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N ei giorni che vennero il maresciallo,a
malgrado dei suoi quotidiani impegni,s’applicò alla
promissa fatta a quel poviro omo dispirato.La
prima cosa che fece fu di andare a trovare a
Gasparina,la soro di Ciccino,che stava assà in pena
per il fratello.Gasparina gli disse che lei e Marta
erano coetanee e amiche,che da picciotte passavano
praticamente le giornate insieme e che si facivano le
confidenze. Non potiva che confermare quello che
quarant’anni avanti aviva ditto al fratello tornato dalla
prigionia:Marta ne aviva avuti appresso di picciotti che avrebbero
voluto farsi ziti con lei,ma lei non si era mai messa con nessuno,manco perscherzo o
passatempo.Seria e riservata,non dava conto.E se avesse avuto una storia d’amore
clandestina pergli altri del paìsi che ragione aviva perammucciarla macari a lei,allora
semplicemente sua amica del cuore e non ancora cognata?Mostrò la foto levata dal medaglione al professorGalluzzo
che era un esperto di fotografia e aviva pubblicato un libro sulla storia di Belcolle.Il professore non riconobbe il picciotto,
disse però che a suo parere quella faccia era un particolare ritagliato da una foto più grande che forse ritraeva un
gruppo di ragazzi durante una gita o una festicciola. “Sì, qualche gita o qualche festicciola la facevamo”-confermò
Gasparina-“Ma sempre con cugini, parenti o amici stritti. Certe volte, ma raro, c’era qualchi picciotto forasteri. Ma
questa faccia non me la ricordo”. Tra i clienti anziani di Pasqualino il varberi la piccola foto passò di mano in mano e il
risultato fu sempre l’istisso:“No, non l’ho mai visto”.Solo il geometra Albanese s’addimostrò meno sicuro degli altri.
“Questa faccia credo di averla vista, ma tanto tempo fa…Verso il ’40 o qualche anno dopo, dice? Sì, è possibile, il paìsi era
pieno di sfollati, i più picciotti però facivano i pendolari…di giorno andavano a travagliare, la sira tornavano a Belcolle
per dormiri in pace, senza bombardamenti. E c’era macari chi viniva a Belcolle a trovare la famiglia sfollata il sabato
doppopranzo e sinni ripartiva lunedì matina presto. Può darsi
che sia in errore, ma questa faccia mi pare d’avirla vista”.Troppo
poco.E questo poco fu tutto quello che arriniscì a ottenere dopo
una simanata di domande a vacante.Ma come faciva il giorno
appresso a presentarsi a Ciccino,restituirgli il medaglione e dire
che non potiva farci nenti di nenti?Quella sira,sutta la doccia 1M Tutti i Santi
2 M Comm. dei Defunti
prima di andarsi a corcare,notò che il rame del piccolo
3 G s. Uberto
Crocefisso che gli aviva arrigalato trent’anni avanti sua matre e 4 V s. Carlo Borromeo
che lui portava sempre al collo si era annerito e qualche Giornata delle Forze Armate
5 S ss.Zaccaria e Elisabetta
minuscolo tratto della catenella si era macari come ossidato.
6D s. Demetrio
“Lo devo portare a puliziare”- pinsò.E quel pinsero esplose come 7 L s. Ernesto
un lampo nella sua testa.Nudo com’era,s’apprecipitò a taliare il 8 M s. Goffredo
9 M s. Oreste
medaglione che aviva messo nel cassetto del comodino.
10 G s. Leone Magno
Sbrilluccicava.Evidentemente era stato 11 V s. Martino
ripulito da poco. E l’indomani a matina 12 S s. Renato
13 D s. Dalmazio
s’appresentò dal signorCusumano,un
14 L s. Veneranda
sittantino che da quarant’anni era 15 M s. Alberto Magno
l’unico orafo del paìsi.“Sì, certo. Non più 16 M s. Gertrude
di due anni fa la povira Marta venne da 17 G s. Elisabetta d’Ungheria
18 V s. Patroclo
me per farsi puliziare il medaglione, di 19 S s. Epimaco
dintra e di fora”. “Quindi lei lo aprì?” 20 D s. Edmondo
“Naturale, come facivo a puliziarlo di 2 1 L Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma,
Giornata dell’Orfano,
dintra senza raprirlo?” “E dentro c’era
Anniversario della Battaglia
una foto?” “Sissignore. La levai e dopo la di Culqualber (1941)
rimisi a posto”. “Si ricorda se era 22 M s. Cecilia
23 M s. Clemente
questa?”- spiò il maresciallo pigliandola
24 G s. Flora
dalla tasca e mostrandola all’orafo. 25 V s. Caterina d’Alessandria
Cusumano la taliò attentamente e 26 S s. Corrado
27 D s. Virgilio
rispose. Allora il maresciallo capì d’aviri
28 L s. Fausta
trovato l’unica possibile soluzione 29 M s. Caterina Labouré
del problema.S’assittò e disse:“Lei mi 30 M s. Andrea
deve fare un grandissimo favore”.