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10 80 HO TANTA STORIA - GLI OTTANT’ANNI DEL MUSEO

Un ringraziamento particolare mi sento di doverlo alla Dottoressa Maria Carmela Perrini, anch’ella fattiva
e silenziosa personalità che ha saputo offrire un contributo di qualità presente in queste pagine oltre che
nella memoria futura con la sapiente realizzazione del francobollo commemorativo. Un sentito grazie lo
devo anche ai colleghi e collaboratori dell’Ufficio Storico che sono riusciti, quasi sempre oltre i normali
impegni istituzionali a supportare la mia ricerca scientifica e quella degli autori della mostra; in particolare,
insieme al collega ed amico Raffaele Gesmundo e al Capo Ufficio Alessandro Della Nebbia, una buona
parte della ricerca iconografica è stata realizzata dal Maresciallo Maggiore Marcello Di Fede e dall’Ap-
puntato Scelto Davide Fusco. Infine, un sentito ringraziamento agli autori che fanno capo al Museo Storico,
oltre al Capitano Laura Secchi e al Maresciallo Capo Vincenzo Longobardi, il mio ringraziamento più
sincero va al Vice Brigadiere Glenda Amalfitano, all’Appuntato Scelto Q.S. Fabrizio Di Clemente, al Ma-
resciallo Capo Marco Palma che insieme agli altri militari del Museo Storico hanno saputo offrire il proprio
contributo scritto “con il cuore”, a testimonianza del solido legame che unisce i Carabinieri, di ogni ordine
e grado, alla propria Istituzione. Da ultimo, il Maresciallo Capo Giovanni Iannella, già in servizio al Museo
Storico e recentemente transitato all’Ufficio; oltre alla stesura di un suo pezzo in queste pagine, in realtà,
ha contributo realizzando l’impaginazione del volume partecipando attivamente alle scelte stilistiche. La
scelta adottata in queste pagine segue, nelle sue linee generali, il lavoro già realizzato in occasione della
Mostra “La Musica e l’Arma”. Anche in questo caso, si è scelto di dare spazio a testi di carattere divulgativo,
sciolti dai vincoli dei testi scientifici e in grado di offrire al lettore una panoramica declinata secondo i
diversi momenti di vita del Museo e della iniziative connesse alla sua natura di centro espositivo e di centro
culturale. Dunque l’auspicio che chi ha curato il volume e con lui tutti gli autori è che chiunque prenda in
mano il volume possa apprezzarne il carattere piano e semplice, integrato da numerose fonti iconografiche
che rappresentano una parte principale del lavoro di ricerca e di stesura del volume. Tali caratteristiche in-
tendono presentare il luogo di raccolta e di esposizione degli oggetti dell’Arma dei Carabinieri, il Museo
per l’appunto, secondo il “carisma” dell’Istituzione stessa, da sempre vicina al cittadino, pronta a servire il
Paese parlando la lingua di tutti, secondo la lunga storia che ha caratterizzato i Carabinieri sin dalla loro
lontana fondazione nel lontano 1814.