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PAGINE DI STORIA





                                        L’impegnoe la fiducia


                                             non vennero mai



            Nel  cuore  della  notte  al-                                                    del rifugio si mostrava più
            cune decine di Carabinieri            meno in quei                               chiara di quella del bianco
            “osarono”  dare  l’assalto  a                                                    delle  pareti  del  bagno.  Si
            Annunziata.  Una  vera  e Carabinieri, e così la                                 decise  allora  di  forare  la
            Palazzo  Fienga,  a  Torre
                                                                                             parete  scoprendo  così  un
            propria roccaforte del clan                                                      vano  nascosto,  all’interno
            Gionta,  un  edificio  otto-       Compagnia con                                 del quale vennero ritrovati
            centesco di cui erano stati                                                      contanti,  una  brandina,
            chiusi alcuni accessi per fa-    piccole e costanti                              delle  parrucche  e  soprat-
            cilitare il controllo da parte                                                   tutto  due  uomini  ran-
            delle sentinelle, che inoltre            operazioni                              nicchiati:  erano  proprio
            erano  affiancate  nel  loro                                                     Valentino Gionta e il co-
            “lavoro” da diverse tecnolo-                                                     gnato  Gabriele  Donna-
            gie  per  l’epoca  piuttosto       quotidiane mise                               rumma,  i  quali  nei  mesi
            avanzate, comprese teleca-                                                       precedenti  si  erano  sot-
            mere e cani da guardia per-        le premesse per                               tratti alle misure cautelari
            sino  sul  tetto,  nonché                                                        cui erano tenuti per prece-
            botole ad apertura elettro-                                                      denti processi.
            nica  con  una  speciale        infliggere durissimi                             A  quel  punto  però  si  po-
            chiave elettronica da infi-                                                      neva un problema giuridico
            lare in una falsa presa per          colpi proprio a                             non di poco conto secondo
            la corrente elettrica. Il pa-                                                    le leggi dell’epoca. Il Co-
            lazzo  e  il  suo  sottosuolo                                                    mandante  della  Compa-
            erano un intrico di tunnel        quella criminalità                             gnia  infatti  decise  di
            e cunicoli per spostamenti                                                       procedere all’arresto in fla-
            sicuri e controllati, e tutto  raccontata da Siani                               granza dei due boss in base
            il complesso rappresentava                                                       all’articolo 416-bis, l’asso-
            un vero bunker ben attrez-                                                       ciazione di tipo mafioso. I
            zato, con cancelli e porte blindate. In quel contesto   due infatti – nonostante i numerosi gravi pregressi –
            difficile, le perquisizioni diedero esito negativo, tutte  non avrebbero potuto essere condotti in carcere per
            tranne una. Nell’abitazione del boss Valentino Gionta   altri motivi: “Gabriele Donnarumma non poteva essere
            – prestando anche attenzione al nervosismo della mo-    arrestato per altro – scrive il Procuratore Armando
            glie – i Carabinieri notarono una differenza di altezza  D’Alterio (altro protagonista dell’epoca) nel suo libro
            del soffitto in alcuni locali della casa. Venne così ac-  “La stampa addosso” – mentre Valentino Gionta doveva
            certata l’esistenza di un soppalco con accesso dalla cu-  essere lasciato a casa sua, agli arresti domiciliari, cui si
            cina  che  terminava  all’altezza  del  corridoio  senza  era sottratto (solo una successiva riforma avrebbe con-
            interessare il bagno di servizio. Ma c’erano elementi   sentito l’arresto fuori flagranza per il reato di eva-
            per ipotizzare che il soppalco proseguisse anche oltre,  sione)”. Ma l’applicazione in flagranza dell’articolo
            pur non trovando un accesso, dato fra l’altro che la    416-bis era rischiosa, in quanto avrebbe potuto essere
            vernice di quello che si rivelerà lo sportello blindato  smentita da una mancata convalida giudiziaria che



                                                                       NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VI  9
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