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PAGINE DI STORIA





           L’omicidio di Giancarlo


             Siani fu un momento



                cruciale nella storia                               con  l’aiuto  di  amici  all’interno  delle  locali  Forze
                                                                    dell’Ordine, Carabinieri in primis, Siani lavorava quo-
                                                                    tidianamente a ricostruire quali fossero gli equilibri
                    della criminalità                               di potere occulto e illegale che soffocavano l’area ve-
                                                                    suviana, mettendo in luce i rapporti tra i clan – anche
            organizzata campana,                                    negli aspetti conflittuali -, il loro controllo del terri-

                                                                    torio e anche le loro relazioni con il mondo degli af-
             e rimane tutt’ora uno                                  fari e a volte della politica locale. In quegli articoli
                                                                    Siani racconta dell’ascesa del boss di Torre Annun-
                                                                    ziata Valentino Gionta, della sua presa sempre più
            dei momenti simbolo                                     forte sul tessuto economico, sociale e anche politico

                                                                    di quell’angolo dell’area vesuviana, dei suoi contro-
                     cui si continua                                versi rapporti con gli altri clan delle rinnovate orga-
                                                                    nizzazioni camorristiche e in particolare della “Nuova
                                                                    Famiglia”: i Limelli, i Nuvoletta, i Gallo/Cavaliere, i
                     a guardare nel                                 Bardellino, gli Alfieri, e perfino la Mafia di Totò Riina

                                                                    che solo in quell’area era direttamente presente in
                 processo di difesa                                 Campania. Siani era stato capace di toccare molti
                                                                    aspetti  assai  spinosi  della  gestione  del  potere  del-
                                                                    l’epoca, compresa la spartizione illecita degli appalti e
                     e promozione                                   delle risorse pubbliche per la ricostruzione dopo il ter-

                                                                    remoto del 1980. Temi che mettevano continuamente
                       della legalità                               a  rischio  la  sua  vita.  Il  10  giugno  1985  poi  Siani
                                                                    scrisse che l’arresto di Valentino Gionta era stato pos-
                                                                    sibile grazie a una soffiata fatta dai camorristi ai Ca-
                                                                    rabinieri, perché i Nuvoletta avevano raggiunto un
            verità e delle regole. Le condanne inferte ai killer e ai  accordo di pace con i Bardellino al prezzo della testa
            mandanti di Siani, al termine del percorso processuale,  del boss di Torre Annunziata. Secondo le ricostru-
            sono una prova ulteriore che le mafie possono essere scon-  zioni successive accreditate dai processi, sarebbe stato
            fitte e che verranno certamente sconfitte”.             questo articolo in particolare a costargli la condanna
            Giancarlo Siani era un giovane cronista precario del    a morte da parte della Camorra: i boss locali non po-
            quotidiano “Il  Mattino”  di  Napoli,  corrispondente   tevano accettare che venissero svelate le loro trame e
            dalla zona di Torre Annunziata. Nella sua breve car-    ancora meno potevano permettersi di passare da “in-
            riera stroncata ad appena 26 anni fece in tempo a scri-  fami”, capaci di “vendere” un affiliato.
            vere 651 tra articoli e inchieste (raccolti in seguito nel  Così,  il  23  settembre  del  1985,  a  Napoli,  quando
            volume “Le parole di una vita”). Nei suoi pezzi non si  Giancarlo Siani dopo una giornata di lavoro stava
            limitava a raccontare i fatti di cronaca nera così diffusi  parcheggiando in Piazza Leonardo la propria auto
            in quell’epoca di guerre di Camorra, ma provava a       (una Citroën Mehari verdognola poi divenuta famosa
            guardare cosa ci fosse dietro e a elaborare analisi che  perché assurta a simbolo) trovò ad attenderlo un com-
            aiutassero a comprendere quella difficile realtà. Anche  mando di due o tre giovani killer, che gli scaricarono



            6 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VI
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