Page 6 - Notiziario Storico 2021-4
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PAGINE DI STORIA
L’omicidio di Giancarlo
Siani fu un momento
cruciale nella storia con l’aiuto di amici all’interno delle locali Forze
dell’Ordine, Carabinieri in primis, Siani lavorava quo-
tidianamente a ricostruire quali fossero gli equilibri
della criminalità di potere occulto e illegale che soffocavano l’area ve-
suviana, mettendo in luce i rapporti tra i clan – anche
organizzata campana, negli aspetti conflittuali -, il loro controllo del terri-
torio e anche le loro relazioni con il mondo degli af-
e rimane tutt’ora uno fari e a volte della politica locale. In quegli articoli
Siani racconta dell’ascesa del boss di Torre Annun-
ziata Valentino Gionta, della sua presa sempre più
dei momenti simbolo forte sul tessuto economico, sociale e anche politico
di quell’angolo dell’area vesuviana, dei suoi contro-
cui si continua versi rapporti con gli altri clan delle rinnovate orga-
nizzazioni camorristiche e in particolare della “Nuova
Famiglia”: i Limelli, i Nuvoletta, i Gallo/Cavaliere, i
a guardare nel Bardellino, gli Alfieri, e perfino la Mafia di Totò Riina
che solo in quell’area era direttamente presente in
processo di difesa Campania. Siani era stato capace di toccare molti
aspetti assai spinosi della gestione del potere del-
l’epoca, compresa la spartizione illecita degli appalti e
e promozione delle risorse pubbliche per la ricostruzione dopo il ter-
remoto del 1980. Temi che mettevano continuamente
della legalità a rischio la sua vita. Il 10 giugno 1985 poi Siani
scrisse che l’arresto di Valentino Gionta era stato pos-
sibile grazie a una soffiata fatta dai camorristi ai Ca-
rabinieri, perché i Nuvoletta avevano raggiunto un
verità e delle regole. Le condanne inferte ai killer e ai accordo di pace con i Bardellino al prezzo della testa
mandanti di Siani, al termine del percorso processuale, del boss di Torre Annunziata. Secondo le ricostru-
sono una prova ulteriore che le mafie possono essere scon- zioni successive accreditate dai processi, sarebbe stato
fitte e che verranno certamente sconfitte”. questo articolo in particolare a costargli la condanna
Giancarlo Siani era un giovane cronista precario del a morte da parte della Camorra: i boss locali non po-
quotidiano “Il Mattino” di Napoli, corrispondente tevano accettare che venissero svelate le loro trame e
dalla zona di Torre Annunziata. Nella sua breve car- ancora meno potevano permettersi di passare da “in-
riera stroncata ad appena 26 anni fece in tempo a scri- fami”, capaci di “vendere” un affiliato.
vere 651 tra articoli e inchieste (raccolti in seguito nel Così, il 23 settembre del 1985, a Napoli, quando
volume “Le parole di una vita”). Nei suoi pezzi non si Giancarlo Siani dopo una giornata di lavoro stava
limitava a raccontare i fatti di cronaca nera così diffusi parcheggiando in Piazza Leonardo la propria auto
in quell’epoca di guerre di Camorra, ma provava a (una Citroën Mehari verdognola poi divenuta famosa
guardare cosa ci fosse dietro e a elaborare analisi che perché assurta a simbolo) trovò ad attenderlo un com-
aiutassero a comprendere quella difficile realtà. Anche mando di due o tre giovani killer, che gli scaricarono
6 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VI