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PAGINE DI STORIA
di VITTORIO MARIA DE BONIS
utentico ed incontestato Dio fra i Mor- rielaborazione delle discordi esperienze pittoriche
tali, secondo l’esemplare definizione di coeve e precedenti – e mirabile conciliazione di clas-
Giorgio Vasari nelle sue Vite de’ più sicismo pagano e ideali cristiani – sarebbe divenuta
eccellenti Pittori, Scultori et Architettori, per i posteri l’emblema riconosciuto e nostalgicamente
A proprio in virtù di quelle eccelse qua- rimpianto di un’età aurea d’armonia e di certezze
lità d’animo, prima ancor che d’arte, che lo distin- ideali fatalmente irrecuperabili.
gueranno indelebilmente fra contemporanei ed illustri Di quell’inimitabile stagione umanistica, che vide la
predecessori; dotato della stessa bellezza e nobiltà di ricerca e la codificazione d’un canone espressivo esem-
tratti la qual si rassomigliava a quella che tutti gli eccel- plare, tanto artistico quanto letterario e comporta-
lenti pittori rappresentavano nel Nostro Signore secondo mentale, convenzionalmente spazzata via dalle vio-
l’ammirata descrizione del pittore e trattatista cin- lenze sacrileghe del sacco di Roma del 1527 e
quecentesco Giovan Paolo Lomazzo; talmente pre- dall’affermarsi del Protestantesimo, il giovane maestro
destinato e caro al Cielo che – al momento della sua urbinate venne identificato come l’emblema più alto
prematura scomparsa – avvenuta, con sorprendente e luminoso, e se Raffaello era stato paragonato a Cri-
coincidenza, il giorno stesso della sua nascita: Venerdì sto, le sue creazioni vennero immediatamente assi-
Santo 6 aprile 1520, erano apparsi nel firmamento milate a miracoli, con tale suggestione da continuare
oscurato gli stessi segni che avevano accompagnato a popolare ancor oggi i sogni – e le ossessioni d’arte –
la morte di Gesù e s’erano aperte profonde crepe nei d’un mondo ormai orfano del suo genio.
Palazzi Vaticani, come narra in un’accorata missiva a Ed a popolarle a tal punto che uno dei crimini artistici
Isabella d’Este, duchessa di Mantova, il conte Pan- più sconcertanti ed efferati – il furto d’uno dei ritratti
dolfo Pico della Mirandola, Raffaello Sanzio da Ur- epocali del maestro, la cosiddetta Muta – ebbe luogo
bino era ormai entrato di diritto nell’Olimpo assoluto proprio nella sua città natale, in quel Palazzo Ducale
della mitologia artistica contemporanea. di Urbino, scrigno quattrocentesco di tesori di pittura,
La sua irripetibile alchimia di perfetta grazia, sapiente scultura ed architettura celebrati in tutto il mondo,
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO V 5