Page 5 - Notiziario 2020-5
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PAGINE DI STORIA




















                                                   di VITTORIO MARIA DE BONIS



















                           utentico ed incontestato Dio fra i Mor-  rielaborazione  delle  discordi  esperienze  pittoriche
                           tali, secondo l’esemplare definizione di  coeve e precedenti – e mirabile conciliazione di clas-
                           Giorgio  Vasari  nelle  sue  Vite  de’  più  sicismo pagano e ideali cristiani – sarebbe divenuta
                           eccellenti Pittori, Scultori et Architettori,  per i posteri l’emblema riconosciuto e nostalgicamente
            A proprio in virtù di quelle eccelse qua-               rimpianto  di  un’età  aurea  d’armonia  e  di  certezze
            lità d’animo, prima ancor che d’arte, che lo distin-    ideali fatalmente irrecuperabili.
            gueranno indelebilmente fra contemporanei ed illustri   Di quell’inimitabile stagione umanistica, che vide la
            predecessori; dotato della stessa bellezza e nobiltà di  ricerca e la codificazione d’un canone espressivo esem-
            tratti la qual si rassomigliava a quella che tutti gli eccel-  plare,  tanto  artistico  quanto  letterario  e  comporta-
            lenti pittori rappresentavano nel Nostro Signore secondo  mentale, convenzionalmente spazzata via dalle vio-
            l’ammirata  descrizione  del  pittore  e  trattatista  cin-  lenze  sacrileghe  del  sacco  di  Roma  del  1527  e
            quecentesco Giovan Paolo Lomazzo; talmente pre-         dall’affermarsi del Protestantesimo, il giovane maestro
            destinato e caro al Cielo che – al momento della sua    urbinate venne identificato come l’emblema più alto
            prematura scomparsa – avvenuta, con sorprendente        e luminoso, e se Raffaello era stato paragonato a Cri-
            coincidenza, il giorno stesso della sua nascita: Venerdì  sto,  le  sue  creazioni  vennero  immediatamente  assi-
            Santo  6  aprile  1520,  erano  apparsi  nel  firmamento  milate a miracoli, con tale suggestione da continuare
            oscurato gli stessi segni che avevano accompagnato      a popolare ancor oggi i sogni – e le ossessioni d’arte –
            la morte di Gesù e s’erano aperte profonde crepe nei    d’un mondo ormai orfano del suo genio.
            Palazzi Vaticani, come narra in un’accorata missiva a   Ed a popolarle a tal punto che uno dei crimini artistici
            Isabella d’Este, duchessa di Mantova, il conte Pan-     più sconcertanti ed efferati – il furto d’uno dei ritratti
            dolfo Pico della Mirandola, Raffaello Sanzio da Ur-     epocali del maestro, la cosiddetta Muta – ebbe luogo
            bino era ormai entrato di diritto nell’Olimpo assoluto  proprio nella sua città natale, in quel Palazzo Ducale
            della mitologia artistica contemporanea.                di Urbino, scrigno quattrocentesco di tesori di pittura,
            La sua irripetibile alchimia di perfetta grazia, sapiente  scultura ed architettura celebrati in tutto il mondo,



                                                                       NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO V  5
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