Page 10 - Notiziario 2020-5
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PAGINE DI STORIA






                                                                    1983 e più recentemente nel 2014 sulla tavola in og-
                                                                    getto, hanno confermato la stesura in almeno due ri-
                                                                    prese dell’opera, forse a distanza d’un lustro l’una dal-
                                                                    l’altra, ravvisabili nei numerosi pentimenti nella foggia
                                                                    dell’abito e nei lineamenti stessi del volto della donna,
                                                                    più maturi e come immalinconiti dalla maturità, in
                                                                    conseguenza d’un indispensabile aggiornamento a se-
                                                                    guito d’un evento luttuoso che doveva aver interessato
                                                                    e segnato indelebilmente l’effigiata.
                                                                    Ad un recente lutto sembra alludere, oltre alla generica
                                                                    melanconia che spira manifestamente dal volto e dagli
                                                                    occhi della donna, che nella prima stesura sottostante
                                                                    l’attuale appare di lineamenti più morbidi e di fattezze
                                                                    giovanili, anche il colore dominante della veste di seta
                                                                    e velluto indossata: una gamurra di panno verde bor-
                                                                    data di scarlatto, con maniche staccabili in panno ca-
                                                                    stagnino allacciate con nastri parimenti scarlatti, che
                                                                    rivelano la candida camicia sottostante in lino rica-
                                                                    mata di nero.
                                                                    Tradizionalmente, in Italia centrale e segnatamente
                                                                    nelle Marche ed in Emilia – all’alba del Cinquecento
                                                                    –il verde è il colore del lutto, come pure è emblema
                                                                    di lutto o vedovanza il presumibile fazzoletto che la
                                                                    donna sembra stringere nella destra e la reticella di
                  LA RICONSEGNA UFFICIALE AL PERSONALE DEL PALAZZO DUCALE DI URBINO DEI TRE INESTIMABILI CAPOLAVORI RECUPERATI

            e condottiero Federico da Montefeltro, e il giovane
            artista sono peraltro autentici e da sempre ben noti
            alla critica: a lei ed alla sua lungimiranza artistica –
            ereditata senza dubbio dal colto genitore – si devono
            due fra le più preziose creazioni di Raffaello: le valve
            lignee  d’un  dittico  raffiguranti  rispettivamente  San
            Giorgio e il drago e San Michele e il drago – ora separate
            e custodite al museo del Louvre, commissionate da
            Giovanna Feltria per celebrare la memoria del defunto
            sposo Giovanni della Rovere, prefetto di Roma e Si-
            gnore di Senigallia e nel contempo il loro figlio Fran-
            cesco  Maria,  entrambi  insigniti  dell’Ordine  di  San
            Michele, mentre il San Giorgio avrebbe onorato il fra-
            tello  Guidobaldo,  Signore  di  Urbino,  cui  era  stato
            concesso l’ambito titolo di Cavaliere della Giarrettiera,
            già  tributato  da  Edoardo  IV  d’Inghilterra  al  padre
            Federico.
            Certo  è  che  le  indagini  diagnostiche  condotte  nel



            10 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO V
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