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PAGINE DI STORIA
IL DITTATORE BENITO MUSSOLINI E IL GOVERNATORE ITALO BALBO
PERCORRONO UN CORSO DI TRIPOLI DURANTE LA VISITA PRESIDENZIALE DEL MARZO 1937
tilazione nella società italiana, privando il Paese di un tato oltre vent’anni dopo: «quando fui collocato a riposo
numero molto cospicuo di eccellenze in tutti gli ambiti, Balbo stesso si occupò di trovarmi una sistemazione a Tri-
compreso quello militare. L’opposizione a tali disposi- poli presso una società italo-araba. Fu lui che continuò a
zioni normative fu all’epoca irrisoria, ma è sufficiente invitare me e mia moglie ai vari ricevimenti che avevano
citare quella perpetrata proprio da Balbo, nell’intento luogo nella sede del Governatorato e poiché, per riguardo,
di trovare giustizia verso tutti coloro che avevano ser- avevo ritenuto di astenermene, un giorno, incontrandomi
vito con dedizione la Patria. Nonostante ciò, a norma sul corso principale di Tripoli, fra le undici e le dodici, ora
del D.L. 22 dicembre 1938, n. 2111, Levi fu congedato del maggiore affollamento, mi prese a braccetto e percor-
come tutti i suoi correligionari, che da un giorno all’al- remmo a piedi tutta la strada».
tro persero non solo il posto di lavoro, ma soprattutto Fu così che Levi continuò a vivere a Tripoli, dove no-
l’appartenenza alle Forze Armate. Fu così che Levi nel nostante l’espulsione dalle Forze Armate, egli divenne
febbraio 1939 fu costretto a rinunciare alla divisa. In un collaboratore personale del Governatore, all’ombra
tale triste situazione trovò un sostegno sempre nel go- dei servizi. Proprio questa sua discreta attitudine all’in-
vernatore della Libia. Come egli stesso avrebbe raccon- vestigazione lo portò, dopo la morte del quadrunviro, a
8 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO III