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CRONACHE DI IERI






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                                                                        il Generale Moizo,

            caso dell’esercizio di ricognizione del terreno simulato
            per la ricerca di itinerari o zone favorevoli a movimenti
            o  alla  sosta  di  un  reparto.  La  pubblicazione,  nello       Comandante
            specificare  le  operazioni  indispensabili  all’esercizio
            del guado, premetteva che “…quando si ha la possibilità   Generale dell’Arma,
            di farlo praticamente è utile insegnare ai graduati il
            modo di riconoscere un guado,… ”.                            affida al Tenente
            La  natura  stessa  del Tevere,  rapido  e  torbido,  e  la
            completa assenza di addestramento dei quadrupedi
            all’acqua completavano il quadro delle difficoltà. In-    Colonnello Chirico,
            torno a quell’ardua prova si registrava un clima di
            palese e diffusa diffidenza: gran parte degli ufficiali       comandante del
            che venivano a conoscenza del progetto si dichiaravano
            pessimisti in merito alla fattibilità dell’impresa.
            Ciò nonostante l’ufficiale incaricato della prova era       Gruppo squadroni
            altamente motivato e determinato perché, così come
            non  fosse  riuscito,  non  sarebbe  stato  vano  per  gli Carabinieri a cavallo,
            scriveva: “…bisognava tentare e se pure il tentativo

            utili insegnamenti che ne sarebbero scaturiti”.
            Hanno  così  inizio  le  prime  attività  essenzialmente  lo studio dell’attività
            rivolte alla scelta del tratto del fiume dove effettuare
            la prova. In motoscafo il Ten. Col. Chirico, accompa-     di guado del Tevere
            gnato  dai  Capitani  Cremonesi,  Giorgi  e  Di  Piazza,
            esegue una ricognizione e, al termine di una lunga e      in assetto da guerra
            laboriosa giornata di navigazione, finalmente individua
            il tratto di fiume più idoneo allo scopo.
            Scartata subito l’ipotesi di poter attraversare il Tevere
            nel centro abitato di Roma, l’area per il tentativo di  parte dei tecnici civili e militari. Come suggerito da
            guado viene individuata in una zona a monte dell’Acqua  Chirico nel giro di brevissimo tempo vengono eseguite
            Acetosa.  Compreso  tra  Grotta  Rossa  e  l’aeroscalo  più ricognizioni da parte del Genio Civile e dell’8°
            del Littorio (oggi l’aeroporto di Roma Urbe), il tratto  Genio  Pontieri,  che  confermano  effettivamente  la
            di fiume si presentava molto ampio in quel punto,       zona scelta come la più idonea al guado.
            con una riva particolarmente adatta all’approdo dei
            quadrupedi mentre l’altra, molto fangosa, apparente-               LA SCELTA DEI  CAVALIERI
            mente impraticabile. Così, nella dettagliata relazione                 E DEI QUADRUPEDI
            che inoltra ai suoi superiori, il Ten. Col. Chirico rap-  Individuato il tratto da guadare il Ten. Col. Chirico è
            presenta che il tentativo di guado sarebbe stato effet-  convinto che il buon esito della prova sia strettamente
            tuato esclusivamente previo un consolidamento arti-     legato ad un’attenta selezione e al serio addestramento
            ficiale  delle  rive  del  fiume.  Allo  scopo,  al  termine  dei  cavalieri  e  dei  cavalli.  L’ufficiale  fa  interpellare
            della relazione, l’ufficiale propone un sopralluogo da  tutti i militari degli squadroni da lui dipendenti, per




                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO II 29
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