Page 9 - Forestale N. 64 settembre - ottobre 2011
P. 9

rare, bere, mangiare). Oggi, nelle regioni più svi-  mantenere seconde, terze case e per dare servizi
          luppate la superficie coperta pro capite supera gli  alle immense estensioni murate delle periferie. Se
          84 metri quadrati, mentre la superficie scoperta è  si continua a costruire intorno alle città, man-
          scesa al di sotto di un quinto di allora.  giando il territorio agricolo, i centri storici delle
          Si pone quindi la questione centrale del “consu-  città grandi rischiano l’abbandono o la trasfor-
          mo di suolo”, che altri paesi (Germania, Francia,  mazione in centri commerciali. Da Napoli e da
          Gran Bretagna) stanno cercando di fermare con  altre grandi città come Roma e Milano e dalle
          apposite leggi di tutela. Ma si pone anche - fatto  loro enormi periferie è già iniziata la fuga. Spesso
          ancora più grave - la questione della qualità degli  in favore dei centri più piccoli, storicamente,
          spazi urbani e non - sempre più frammentati e  esteticamente  e umanamente vivibili. Perfino
          degradati, con l’espansione incontrollata di peri-  certi piccoli paesi storici stanno recuperando abi-
          ferie diffuse su tutto il territorio.     tanti e riescono a fare bilanci in pareggio,
          Italia Nostra chiede a tutte le pubbliche ammini-  collegando servizi in rete tra loro. Sono già noti
          strazioni, alle imprese private, ai professionisti, ai  alcuni casi emblematici di molte piccole città
          cittadini tutti, di cessare ogni consumo indiscri-  della Toscana, dell’Umbria, delle Marche, e perfi-
          minato di suolo. Se si vuole salvare l’inestimabile  no della Calabria. Parliamo di comuni virtuosi
          patrimonio storico e culturale del Paese; se si  come Cassinetta di Lugagnano, Soveria Mannelli,
          vuole preservare, per gli italiani e per i visitatori  Alice Superiore (Torino), ma anche della
          futuri dell’Italia, una accettabile qualità della vita;  Provincia di Trento, dove è stato fermato il con-
          bisogna smettere di produrre nuovo cemento e  sumo di suolo.
          accumulare altri mattoni. Gli italiani devono
          smettere di considerare l’investimento in edilizia  In quali azioni è coinvolta Italia nostra oggi?
          come l’unico possibile, deprivando di capitali  Il paesaggio prima di tutto. Noi lo difendiamo
          anche altri settori della produzione industriale e  continuamente, con le nostre campagne “pae-
          del lavoro. Molto presto le grandi città, che sono  saggi sensibili” e con più di cento ricorsi e
          già caotiche e invivibili, diventeranno insostenibi-  denunce giudiziarie all’anno. Insieme alle altre
          li; nel senso che nessuno avrà più i soldi per  associazioni e a tanti comitati di cittadini. Basta



                                   Uno scorcio di campagna molisana, con i pannelli solari tra i campi di girasole


























         © G. Salari




          10 - Il Forestale n. 64
   4   5   6   7   8   9   10   11   12   13   14