Page 20 - Forestale N. 51 luglio - agosto 2009
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Come mai il Vaticano non ha ratificato il  Cardinal Lajolo, che cosa pensa la Santa
          Protocollo di Kyoto? Pensate di farlo?    Sede del ricorso al nucleare?
          “Le difficoltà di ratificare questo Protocollo,  “Personalmente non posso presumere di avere
          come del resto la Convenzione sui cambi clima-  una conoscenza tecnica tale da poter dare una
          tici del 1987, a cui esso fa capo, sono   risposta in tal senso. Ritengo, però, che dall’e-
          prevalentemente di carattere tecnico. Si sta però  sperienza degli Stati Uniti, come anche della
          studiando l’ipotesi di aderirvi, in segno di appog-  Francia, qualche lezione pratica possa essere
          gio morale, analogamente a quanto si fa con  ricavabile”.
          altri trattati internazionali, perché è chiaro che
          l’impatto ambientale del Vaticano è di propor-  Nei Paesi in via di sviluppo, in Africa, in par-
          zioni infinitesimali. La Santa Sede ha però  ticolare, il fotovoltaico potrebbe dare
          espresso il suo accordo sui principi di base sia  energia elettrica a quei 2 miliardi di perso-
          della Convenzione del 1992 che del Protocollo  ne che ancora non ce l’hanno. E se partisse
          di Kyoto nel 1997”.                       proprio dal Vaticano un’iniziativa in tal
                                                    senso?
          Sul fronte dell’efficienza energetica che  “È mia convinzione che un ampio impiego del
          cosa state facendo?                       solare fotovoltaico possa costituire la fonte ener-
          “Stiamo lavorando per ottimizzare i flussi ener-  getica più pulita e meno dispendiosa per il
          getici elettrici e termici e abbattere i consumi nel  mondo intero, che libererebbe tutte le nazioni
          corso di tutta la filiera energetica che ci compe-  dalla dipendenza energetica da altri Paesi. Ciò
          te. Quindi nella fase di generazione dell’energia,  porterebbe ad una accelerazione mai vista prima
          attraverso la scelta di fonti energetiche rinnova-  nello sviluppo economico e sociale. Ma è im-
          bili, in quella di gestione e distribuzione e in  portante che ad essa possa corrispondere anche
          quella di utilizzo da parte dell’utenza finale,  un progresso di “humanitas”, cioè di ricchezza
                      anche mediante il ricorso a lam-  morale e di vera cultura”.
                        pade a basso consumo”.






































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